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“Non farsi mai…”. Armani, le 3 regole ferree di Re Giorgio: con queste ci ha fatto la rivoluzione

Pubblicato: 04/09/2025 19:01

Giorgio Armani si è spento il 4 settembre 2025, all’età di 91 anni, nella sua Milano. A confermarlo è stata la maison che porta il suo nome, con un annuncio che ha chiuso definitivamente una delle pagine più importanti della moda mondiale. La notizia è stata diffusa oggi, sancendo la scomparsa dell’uomo che, con la sua visione, ha ridefinito l’eleganza in chiave essenziale, raffinata e senza tempo.

Considerato il “Re della moda italiana”, Armani non è stato soltanto un creatore di abiti, ma un innovatore capace di influenzare cultura, cinema e costume, imponendo uno stile che ha travalicato le passerelle per diventare parte della quotidianità di milioni di persone.

Le tre regole di Armani, ancora attuali dopo quarant’anni

Nel 1984, in un’intervista che oggi appare quasi come un testamento culturale, Giorgio Armani enunciò le sue “tre regolette”, semplici ma rivoluzionarie:

  1. «Conoscere profondamente sé stessi e non camuffarsi» – lo stile, per Armani, non era mai una maschera, ma espressione autentica dell’identità personale.
  2. «Sapere scegliere il momento giusto per vestirsi in una certa maniera» – il gusto, spiegava, non è solo estetica, ma anche contesto e capacità di adattarsi alle situazioni.
  3. «Non farsi mai portare in giro dal vestito, ma portare in giro il vestito» – vestirsi non significa subire la moda, ma trasformarla in un linguaggio personale.

Parole pronunciate oltre quarant’anni fa che ancora oggi restano attuali e incarnano il cuore della sua filosofia: l’eleganza non è ostentazione, ma consapevolezza.

L’eleganza sobria che ha conquistato il mondo

Armani ha rivoluzionato il guardaroba maschile e femminile, imponendo uno stile sobrio e sofisticato. Le sue giacche destrutturate, i tessuti morbidi, i colori neutri hanno segnato un’epoca, liberando uomini e donne dalle rigidità e offrendo una nuova idea di bellezza, lontana dall’eccesso e vicina alla vita reale.

Hollywood ne fece presto un simbolo: Richard Gere in American Gigolo vestito Armani divenne icona degli anni Ottanta, consacrando il legame tra il designer e il grande schermo. Da allora, star internazionali, leader politici e celebrità hanno scelto le sue creazioni come sinonimo di eleganza.

Un impatto che va oltre la moda

La filosofia di Giorgio Armani non si è limitata agli abiti. Ha incarnato un modo di vivere, fatto di disciplina, misura e rigore. Nel corso della sua carriera ha costruito un impero indipendente, spaziando dall’abbigliamento all’arredamento, dall’hôtellerie al design, sempre mantenendo intatta la sua visione originaria: il lusso discreto. Il suo impatto estetico e culturale è stato enorme: Armani non solo ha vestito il corpo, ma ha educato al gusto, mostrando che lo stile autentico nasce dalla coerenza e dalla semplicità.

L’eredità di un gigante

Oggi, mentre il mondo lo piange, restano vive le sue parole: «Il segno che spero di lasciare è fatto di impegno, rispetto e attenzione per le persone e la realtà. È da lì che tutto comincia». Un messaggio che racchiude l’essenza di Giorgio Armani, l’uomo che ha saputo trasformare la moda in un linguaggio universale, capace di unire estetica e vita quotidiana. E che ha insegnato al mondo che la vera eleganza non passa mai di moda.

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