
Una giornata di svago si è trasformata in una tragedia per un gruppo di adolescenti che stava trascorrendo alcune ore al lago. Un momento di leggerezza, fatto di giochi e risate, è improvvisamente sfociato in un dramma che ha lasciato sgomenta un’intera comunità.
Il giovane coinvolto, nonostante la prontezza dei soccorsi e la lotta disperata dei medici, non è riuscito a superare le gravi conseguenze di quanto accaduto. La sua morte, avvenuta dopo giorni di speranza e attesa, ha spezzato il cuore di amici e familiari.
La tragedia al lago

Il dramma si è consumato giovedì 28 agosto 2025 sulle acque del lago di Bolsena, in provincia di Viterbo. Un ragazzo di soli 14 anni si trovava a bordo di un pedalò insieme ad alcuni coetanei quando, per cause ancora da chiarire, è caduto in acqua. L’adolescente avrebbe perso l’equilibrio o sarebbe stato colpito da un malore improvviso, finendo a largo del lago sotto gli occhi di numerosi bagnanti.
Il giovane ha perso conoscenza subito dopo la caduta e ha iniziato ad annegare. A rendersi conto della gravità della situazione è stata una ragazza che si trovava poco distante, su un sup. Avvicinatasi al gruppo, ha raggiunto il quattordicenne e ha tentato di rianimarlo con le prime manovre di soccorso, in attesa dell’arrivo dei sanitari.
I soccorsi e la corsa contro il tempo
L’allarme è stato lanciato immediatamente. Sul posto sono giunti i carabinieri, i volontari della protezione civile e il personale del 118, con il supporto dell’eliambulanza. Il ragazzo è stato rianimato in spiaggia, ma le sue condizioni apparivano da subito critiche.
A causa della gravità del quadro clinico, è stato disposto l’elitrasporto a Roma e il giovane è stato trasferito d’urgenza al policlinico Agostino Gemelli, dove è stato ricoverato nel reparto di pediatria. Nonostante gli sforzi dei medici, le conseguenze dell’annegamento sono risultate irreversibili.
Tre giorni di agonia e la morte al Gemelli
Il quattordicenne ha lottato tra la vita e la morte per tre giorni, sorretto dalla speranza dei familiari. Le sue condizioni, però, non hanno mai mostrato segnali di miglioramento. Nella mattinata di lunedì 1° settembre è sopraggiunta la morte, causata da un arresto cardiaco prolungato e da un danno cerebrale irreversibile.
La notizia ha sconvolto la comunità locale e lasciato un dolore profondo tra i compagni di scuola e gli amici che erano con lui quel giorno. Una tragedia che segna l’estate e riporta l’attenzione sulla sicurezza nelle attività in acqua.