
Nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 settembre, il nostro pianeta è stato sfiorato da un asteroide relativamente piccolo ma che ha attirato l’attenzione della comunità scientifica. L’oggetto celeste, denominato 2025 QB21, ha compiuto un passaggio ravvicinato, sfrecciando a una distanza di soli 627.000 chilometri dalla superficie terrestre. Una misura che può sembrare enorme, ma che in termini astronomici è una vicinanza notevole, pari a poco più della distanza media che ci separa dalla Luna.
C’è differenza tra un asteroide e un “potenzialmente pericoloso”
Nonostante l’apparente vicinanza, è fondamentale precisare che non c’è stato alcun rischio di impatto. L’oggetto, infatti, non rientra nella categoria dei PHO (Potentially Hazardous Objects – Oggetti Potenzialmente Pericolosi) definita dalla NASA. Per essere classificati come PHO, gli asteroidi devono soddisfare due criteri: avvicinarsi all’orbita terrestre a una distanza pari o inferiore a 7,5 milioni di chilometri e avere un diametro di almeno 140 metri. L’asteroide 2025 QB21 ha superato il primo criterio, ma non il secondo.
Le dimensioni e il rischio di un impatto locale
Le stime sul diametro di 2025 QB21 sono state fornite da due centri di ricerca spaziale: il Center for Near Earth Object Studies del JPL della NASA lo ha calcolato tra i 13 e i 30 metri, mentre il Near Earth Objects Coordination Centre dell’ESA, con sede a Frascati, lo ha stimato tra i 13 e i 29 metri. In entrambi i casi, l’asteroide ha le dimensioni di una casa. Un oggetto di queste dimensioni, pur non potendo causare una catastrofe globale, non è affatto innocuo in caso di impatto. A dimostrarlo è l’ormai celebre episodio della meteora di Čeljabinsk, esplosa nel 2013 sui cieli della Russia. Quell’asteroide, con un diametro di soli 15 metri, generò una potentissima onda d’urto che ferì circa 1.000 persone, in larga parte colpite da vetri e detriti scagliati nell’aria, in una zona vasta ma scarsamente popolata.
L’asteroide 2025 QB21 ha viaggiato a una velocità di circa 20.000 chilometri orari, decisamente più lento rispetto a un altro asteroide, 2025 QD8, che solo due giorni prima era sfrecciato ad appena 218.000 chilometri dalla Terra a una velocità doppia. L’avvicinamento massimo di 2025 QB21 è avvenuto alle 02:04 ora italiana del 6 settembre. A causa delle sue dimensioni ridotte e della distanza, l’oggetto non è stato visibile a occhio nudo, ma solo con l’ausilio di un telescopio di buon diametro.