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“L’ha fatto per due soldi”. Scommette con l’amico e si tuffa nel fiume in piena: tragedia per un 19enne

Pubblicato: 05/09/2025 16:20

Sempre più spesso, i giovani si spingono oltre i limiti in cerca di adrenalina e di approvazione sui social media. Sfide estreme, scommesse rischiose e video virali attirano migliaia di visualizzazioni, ma mettono in pericolo vite reali. L’euforia del momento può offuscare il giudizio e trasformare gesti apparentemente innocui in tragedie, soprattutto quando gli ambienti naturali si presentano imprevedibili e insidiosi.

Molti di questi episodi nascono dalla competizione tra amici o follower, spingendo i ragazzi a dimostrare coraggio o abilità in situazioni altamente rischiose. La ricerca di notorietà, la pressione del gruppo e la sottovalutazione del pericolo creano un mix letale, che spesso si traduce in incidenti gravi o mortali. Le famiglie e le comunità locali, talvolta, si trovano impreparate a gestire le conseguenze di simili scelte impulsive.

Il gesto fatale sul fiume Yamuna

Si è lanciato nel fiume Yamuna, nello stato indiano dell’Uttar Pradesh, con la sicurezza di chi crede di poter superare qualsiasi sfida. Mohd Junaid, 19 anni, convinto di poter attraversare le acque ingrossate dalle piogge monsoniche, ha accettato una scommessa di 500 rupie, circa 4 euro, con un amico. La decisione si è rivelata subito fatale.

Prima del tuffo, il giovane si è arrampicato sulle ringhiere di un ponte, mentre chi lo osservava lo incitava e riprendeva con i cellulari. L’acqua torbida e minacciosa lo attendeva pochi metri più sotto. Nel video virale diventato subito popolare sui social, si vede Mohd colpire la superficie con forza, emergere per qualche istante e poi essere trascinato a valle in pochi secondi dalla corrente impetuosa.

Le ricerche e il monito della comunità

Il tentativo disperato di nuotare verso riva si è rivelato inutile: la potenza del fiume era troppo forte. Amici e testimoni hanno assistito impotenti alla scena, mentre le correnti trascinavano via il ragazzo. Le operazioni di soccorso sono scattate immediatamente: polizia, sommozzatori e la State Disaster Response Force perlustrano senza sosta le acque, ma le continue piogge monsoniche rendono le ricerche estenuanti e pericolose.

Nel villaggio di Niwada, dove Mohd viveva, la notizia ha scosso l’intera comunità. Shock, incredulità e rabbia si mescolano: gli abitanti chiedono maggiore sicurezza lungo le rive e lanciano un monito ai giovani, ricordando quanto siano pericolose le sfide impulsive e il desiderio di notorietà sui social. La polizia ha aperto un fascicolo per accertare eventuali responsabilità anche degli amici che hanno lanciato la scommessa e filmato la scena.

La vicenda di Mohd Junaid si inserisce in un fenomeno più ampio: in tutto il mondo, giovani spinti dal brivido o dalla ricerca di approvazione si cimentano in sfide estreme, spesso con esiti tragici. La storia mette in luce quanto sia urgente sensibilizzare ragazzi e famiglie sui rischi legati a gesti apparentemente innocui ma potenzialmente letali.

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