
Sono amico di Israele e del popolo ebraico, e da decenni mi batto contro ogni forma di antisemitismo. Ritengo che Israele non potesse che reagire militarmente dopo la strage del 7 ottobre 2023 al Nova Music Festival, compiuta dall’organizzazione terroristica islamista Hamas, che ha preso il potere a Gaza nel 2005 dopo una guerra civile contro l’Anp.
Credo con convinzione che il popolo arabo palestinese, qualunque religione professi, debba avere un proprio Stato sovrano, capace di convivere pacificamente con Israele. Come la maggioranza degli israeliani, sono contrario a una nuova occupazione israeliana di Gaza e a ulteriori insediamenti di coloni nei Territori palestinesi, sostenuti dal premier Netanyahu nonostante le vaste proteste popolari.
L’ondata di antisemitismo in Europa
Sono parimenti contrario all’ondata di antisemitismo che continua a manifestarsi in Italia e in Europa, dimenticando che la guerra ancora in corso non sarebbe esplosa senza il 7 ottobre. Non dimentico che Hamas ha come obiettivo finale la distruzione di Israele. Lo dimenticano invece i suoi sostenitori occidentali, che non hanno pianto le vittime del 7 ottobre e che, già dopo 48 ore, hanno puntato il dito esclusivamente contro la reazione israeliana.
Il 3 settembre 2025, alla Mostra del Cinema di Venezia, il film della regista tunisina Kaouther Ben Hania, The Voice of Hind Rajab (La voce di Hind Rajab), che racconta la morte di una bambina palestinese di sei anni, è stato applaudito per ben 24 minuti, con una lunga standing ovation.
Il dolore delle vittime innocenti

La morte di quella bambina è atroce, come lo è la morte di tutti i civili innocenti che pagano il prezzo di guerre che non stanno combattendo. Tuttavia, durante quella celebrazione nessuna parola è stata pronunciata sulle cause del conflitto. Nessuna parola sulle vittime del 7 ottobre, né sugli ostaggi – vivi e morti – che si trovano ancora nelle mani di Hamas.
Il dolore non si può pareggiare con altro dolore. Ma vorrei che si ricordasse ciò che è accaduto al Nova Music Festival. Per questo pubblico oggi il documentario Screams Before Silence (Urla prima del silenzio), realizzato nel 2024 dalla regista Anat Stalinsky, come strumento di memoria e riflessione.
Una data che pesa sulla memoria
È giusto ricordarlo oggi, 5 settembre 2025, in una data che porta con sé un duplice significato: i 53 anni dalla strage compiuta dai terroristi di Settembre Nero contro gli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco 1972 e gli 87 anni dall’espulsione, decretata nel 1938, degli studenti israeliti dalle scuole italiane, anticipo delle infami leggi razziali fasciste.
Ricordare queste pagine di storia è fondamentale per mantenere viva la memoria e per contrastare ogni tentativo di giustificare l’odio o cancellare il dolore delle vittime.