
Due cittadini turchi sono stati arrestati il 3 settembre in un B&B nel centro di Viterbo, durante la festa della Macchina di Santa Rosa, trovati in possesso di una mitraglietta, una pistola e munizioni. Le indagini iniziali avevano ipotizzato un possibile attentato, ma la pista del terrorismo è stata esclusa. Roberto Saviano, giornalista e scrittore, ha avanzato una teoria alternativa, suggerendo che gli arrestati potessero essere coinvolti in un tentativo di evasione del boss turco Baris Boyun.
La nuova pista: “Il loro piano”

Saviano ha commentato la vicenda in un video diffuso sui social, affermando: “Non è terrorismo, ma un’azione pianificata della criminalità turca. Viterbo è diventata un nodo strategico per la mafia turca e la presenza di armi pesanti non può essere sottovalutata”. Ha aggiunto: “I due arrestati non erano lì per attaccare la città, ma per un’operazione mirata, forse per tentare di far evadere Baris Boyun dal carcere di Mammagialla”.
Inoltre, lo scrittore ha spiegato: “Boyun è il capo della Daltonlar Cetesy, un clan turco noto per la sua violenza e per l’uso dei social media come strumento di intimidazione e rivendicazione. È preoccupante che possano operare anche in città di provincia come Viterbo”. Saviano ha sottolineato come questo episodio evidenzi il rischio di collegamenti tra organizzazioni criminali turche e altre reti presenti in Europa, con Viterbo al centro di un’operazione potenzialmente pericolosa.
Le forze dell’ordine hanno escluso la pista terroristica, confermando che i due arrestati erano in possesso di armi da guerra. La procura di Viterbo ha avviato un’inchiesta per traffico di armi e possibili legami con la criminalità organizzata, mentre la DDA di Roma potrebbe assumere il caso per la complessità della situazione.
Gli inquirenti stanno valutando anche il possibile coinvolgimento dei cinque turchi controllati a Montefiascone, ma al momento non ci sono collegamenti con attività terroristiche.
La festa della Macchina di Santa Rosa e l’allarme sicurezza
La festa della Macchina di Santa Rosa richiama ogni anno migliaia di visitatori, rendendo essenziali le misure di sicurezza. L’arresto dei due cittadini turchi ha acceso un iniziale allarme, subito chiarito dalle autorità. Le armi rinvenute avrebbero potuto rappresentare un rischio significativo se le intenzioni degli arrestati fossero state diverse, ma l’intervento tempestivo della polizia ha garantito la sicurezza del pubblico.
Le indagini mettono in luce il ruolo della criminalità organizzata turca in Italia, mostrando come eventi popolari possano essere sfruttati per operazioni illecite.