
Un sabato che doveva essere all’insegna dello sport e dell’amicizia si è trasformato in una tragedia che ha sconvolto la comunità di Castione e Aosta. Il destino ha deciso diversamente per Cristian Toninelli, imprenditore di 50 anni e volto noto dell’imprenditoria bergamasca, atteso per una partita di tennis dai suoi amici. Ma la sua sedia è rimasta vuota: la notizia dello schianto ha gelato tutti.
Tutto è accaduto nel tardo pomeriggio, quando Toninelli, a bordo della sua Harley Davidson, stava raggiungendo il circolo sportivo per un match che aspettava da tempo. Un attimo fatale, una collisione improvvisa a pochi metri dal club: la sua corsa si è fermata contro un’auto, lasciando attoniti amici e conoscenti.
Un’impronta indelebile nella Bergamasca
Cristian Toninelli era molto più di un semplice appassionato di sport: era l’erede di una delle famiglie industriali storiche della Bergamasca, protagonista del Gruppo Toninelli, attivo da oltre un secolo nell’edilizia e nelle infrastrutture. Dopo aver affiancato il padre Pietro nell’azienda di famiglia, Cristian aveva scelto di trasferirsi ad Aosta, dove aveva costruito una nuova vita con compagna, figlia e una società di successo – la Kosmos srl – capace di raggiungere quasi due milioni di euro di fatturato nel 2024.
A Castione, invece, sono rimaste la madre Simona Ferrari e la sorella Clotilde, mentre lui si divideva tra lavoro e passioni, sempre pronto a vivere nuove sfide.
Dall’attesa sul campo alla drammatica scoperta

La tragedia è avvenuta a Charvensod, alle porte di Aosta, intorno alle 18. Toninelli percorreva la strada regionale dell’Envers quando si è scontrato con una Daihatsu Terios condotta da due anziani coniugi. L’impatto è stato devastante: i sanitari del 118 sono intervenuti rapidamente, ma ogni tentativo di rianimazione è stato vano. Il decesso è stato constatato poco dopo l’arrivo dei soccorsi.
I carabinieri hanno ricostruito l’incidente: l’auto avrebbe svoltato a sinistra proprio mentre Toninelli sopraggiungeva in moto. La salma è stata composta al cimitero di Aosta, prima del trasferimento a Castione per i funerali.
Il Country Club e il silenzio che parla

Al Country Club l’attesa si è trasformata in inquietudine. Gli amici, pronti a scendere in campo, hanno iniziato a preoccuparsi per il ritardo di Cristian. Poi, il suono delle sirene e la paura hanno preso il sopravvento. Alcuni si sono avvicinati al luogo dell’incidente, ed è lì che hanno scoperto la terribile verità: il motociclista che non era mai arrivato era proprio l’amico che aspettavano.

Un dramma che scuote due comunità, lasciando un segno profondo non solo tra i familiari e i colleghi, ma anche tra i tanti amici che lo aspettavano semplicemente per una partita di tennis. Una storia che ci ricorda, con forza, quanto sia fragile la vita e quanto importante sia ogni momento vissuto insieme.