
Una giornata iniziata come tante altre si è trasformata in una drammatica emergenza. L’intervento dei soccorsi è stato immediato, ma nulla ha potuto cambiare l’esito della tragedia enorme. Le autorità hanno subito messo in sicurezza l’area e lanciato un’indagine per chiarire le circostanze esatte del tragico evento.
La dinamica dell’incidente, avvenuto alla presenza di testimoni e amici della vittima, ha rivelato ancora una volta la potenza devastante che certi predatori possono scatenare in pochi secondi. E mentre le autorità indagano sull’accaduto, diverse spiagge sono state chiuse per motivi di sicurezza.

Surfista ucciso in acqua: è il quarto attacco mortale del 2025
L’uomo si trovava in acqua da circa 30 minuti quando è stato assalito da un presunto grande squalo, a pochi metri dalla riva. Il dramma si è consumato davanti ad altri surfisti, che lo hanno visto improvvisamente scomparire tra le onde. Secondo quanto riferito dalla polizia del Nuovo Galles del Sud, si trovava a 100 metri dalla spiaggia di Dee Why, a nord di Sydney, quando è stato trascinato sott’acqua.
La vittima è Mercury Psillakis, 57 anni, padre di una bambina e surfista esperto. Gli amici hanno riferito che, al momento del ritrovamento, il corpo presentava gravi mutilazioni: mancavano diversi arti. «Sia lui che la tavola sono scomparsi sott’acqua all’improvviso», ha dichiarato l’ispettore Stuart Thomson. I soccorsi sono intervenuti rapidamente, ma l’uomo è morto sul posto, poco dopo essere stato riportato a riva.

Le spiagge comprese tra Manly e Narrabeen sono state immediatamente chiuse, come misura precauzionale. La tragedia rappresenta il quarto attacco fatale di squalo in Australia dall’inizio del 2025. Un dato che allarma autorità e cittadini, soprattutto in vista dell’intensificarsi delle attività balneari nei mesi caldi.
Le indagini proseguiranno per identificare la specie dell’animale coinvolto e stabilire ulteriori misure preventive.