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Tragedia in Italia: paracadute non si apre, Sandro precipita nel vuoto. Era famosissimo

Pubblicato: 06/09/2025 19:15

Il mondo del paracadutismo e la comunità di Grosseto sono in lutto per la tragica scomparsa di Sandro Bigozzi, un paracadutista esperto e una figura molto amata, deceduto in un fatale incidente sabato 6 settembre. La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile tra la famiglia, gli amici e i tanti che lo seguivano sui social media, dove condivideva la sua passione per il volo e il cielo. Solo il giorno prima del tragico evento, Bigozzi aveva pubblicato sul suo profilo tre scatti mozzafiato, che lo ritraevano in volo con il mare sullo sfondo.

Le sue parole, cariche di emozione e di un profondo amore per il suo sport, erano un omaggio al sogno che aveva realizzato: “Quando iniziai a saltare con il paracadute da allievo, molti anni fa, il mare era un sogno. Pensavo: chissà se riuscirò mai a volare al mare”, aveva scritto. Queste parole risuonano oggi come un amaro addio, un’ultima testimonianza della sua dedizione a una disciplina che gli ha regalato gioie immense, ma che gli è stata fatale.

La dinamica dell’incidente

L’incidente è avvenuto nella mattinata di sabato presso il campo di volo Air Fly a Monte Compatri, tra Roma e Zagarolo. Secondo le prime indagini, il paracadutista è precipitato al suolo dopo un lancio da circa 1.500 metri di altezza. La causa, ancora in via di accertamento, sembra essere il mancato funzionamento del paracadute principale. Le prime ricostruzioni suggeriscono che Bigozzi abbia cercato disperatamente di attivare il paracadute di emergenza, ma l’operazione non è andata a buon fine, o si è rivelata troppo tardiva per salvarlo. Nonostante la sua grande esperienza, che lo aveva portato a essere anche un apprezzato istruttore, l’imprevisto si è rivelato fatale.

Subito dopo l’incidente, sono intervenuti i soccorsi del 118, i Carabinieri e i Vigili del Fuoco di Frascati. Purtroppo, quando il corpo di Sandro Bigozzi è stato ritrovato, per lui non c’era già più nulla da fare. La scena era drammatica e ha richiamato l’attenzione di molti presenti, che hanno assistito impotenti alla tragedia. Il magistrato ha disposto il trasferimento della salma all’obitorio di Roma Tor Vergata, dove sarà eseguita l’autopsia per determinare con esattezza le cause del decesso. L’indagine è fondamentale per chiarire ogni aspetto della vicenda e comprendere se ci siano stati problemi tecnici o altri fattori che abbiano contribuito al tragico epilogo.

Il ricordo di un professionista e di un padre

Sandro Bigozzi non era solo un paracadutista di fama, ma anche un professionista stimato nel suo lavoro come rappresentante di una ditta farmaceutica. La sua vita era un equilibrio tra la sua grande passione e la sua carriera, ma soprattutto, tra i suoi hobby e l’amore per la sua famiglia. Lascia la moglie Francesca e due figlie piccole, che ora dovranno affrontare il dolore di questa perdita improvvisa. Il suo ricordo rimarrà vivo nel cuore di chi lo ha conosciuto, non solo per le sue imprese sportive, ma per la sua umanità, la sua gioia di vivere e la sua dedizione alla famiglia. Le sue foto sui social, che raccontavano una vita vissuta intensamente e con il naso all’insù, rimangono come un testamento visivo di un uomo che ha inseguito i suoi sogni fino all’ultimo, anche se a un prezzo altissimo.

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