
Ci sono giornate che iniziano come tante altre, con i piccoli gesti di una routine che sembra immutabile. La luce del mattino filtra dalle finestre, le strade si popolano lentamente, i saluti si ripetono con la consueta leggerezza. Poi, all’improvviso, un evento inatteso spezza la continuità e trasforma l’ordinario in straordinario. È in quei momenti che il tempo sembra arrestarsi, lasciando spazio a domande senza risposta e a un silenzio che pesa più di qualsiasi parola.
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Quando una vita si interrompe bruscamente, la comunità che ne era parte viene investita da un dolore che non riguarda soltanto i familiari più stretti. È come un’onda che si propaga, raggiungendo amici, conoscenti e persino chi non aveva mai condiviso con quella persona un legame diretto. Si creano vuoti che non si possono colmare facilmente, e le storie personali diventano memoria collettiva.

Il dramma che ha colpito Caorle
Questa volta è accaduto a Caorle, dove un improvviso lutto ha stravolto l’equilibrio della città. A perdere la vita è stata Dolores Moro, 58 anni, conosciuta con affetto da tutti come “Dolly”. La donna è stata trovata morta nella propria abitazione poche ore dopo essere stata dimessa dall’ospedale di Portogruaro, dove si era recata a seguito di forti dolori al petto.
Il ricovero e la dimissione dall’ospedale
Il malore era iniziato sabato 30 agosto, quando la donna aveva accusato dolori toracici che l’avevano portata al Punto di primo intervento di Caorle. Vista la gravità dei sintomi, i sanitari avevano disposto il trasferimento al pronto soccorso di Portogruaro, dove era stata visitata e poi dimessa con una diagnosi compatibile con le sue condizioni cliniche pregresse. Al rientro a casa, però, la situazione è precipitata e nella mattinata di domenica “Dolly” è stata trovata senza vita.
L’indagine della Procura
La famiglia, sconvolta dall’accaduto, ha presentato un esposto alla Procura di Pordenone, che ha aperto un’inchiesta per chiarire le cause del decesso. Un medico del pronto soccorso è stato iscritto nel registro degli indagati: un atto dovuto, spiegano gli inquirenti, per permettere la massima trasparenza. L’indagine si concentrerà sulle dimissioni, sulla terapia prescritta e sull’eventualità che i dolori al petto fossero riconducibili a cause diverse dai problemi cardiaci già noti.
L’attesa per l’autopsia
Per fare chiarezza, il medico legale Antonello Cirnelli è stato incaricato di eseguire l’autopsia presso l’obitorio di Portogruaro. L’esame, fissato per martedì, sarà fondamentale per comprendere se vi siano state omissioni o errori nella gestione clinica. Solo allora sarà possibile stabilire con certezza le circostanze della morte.

Il dolore della comunità
A Caorle il dolore è immenso. Amici e conoscenti ricordano Dolores Moro come una donna solare, disponibile e sempre pronta a donare un sorriso. Molti messaggi di cordoglio hanno invaso i social, segno di quanto fosse amata e stimata. La donna lascia la figlia, la madre, i fratelli e i nipoti, oltre a un’intera città che ora si stringe attorno al ricordo di “Dolly”.
L’ultimo saluto
Il funerale sarà celebrato nel Duomo di Caorle, non appena la magistratura darà il nulla osta. Sarà l’occasione per un abbraccio collettivo, un momento di condivisione del dolore e di memoria, per rendere omaggio a una vita spezzata troppo presto e che continuerà a vivere nel ricordo di chi l’ha conosciuta.