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Migranti ospiti dei romani, Marco Rizzo contro la sinistra: “Serva del padrone, li prendano loro in casa”

Pubblicato: 07/09/2025 14:37
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L’annuncio del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha invitato i cittadini a ospitare gratuitamente un migrante nelle proprie abitazioni, ha acceso un acceso dibattito politico e sociale. La proposta, presentata come un gesto di solidarietà e accoglienza, ha immediatamente suscitato critiche da più parti, soprattutto da chi considera l’iniziativa lontana dai problemi concreti che riguardano il Paese.
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Tra le voci più severe si distingue quella di Marco Rizzo, coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana Popolare, che non ha risparmiato attacchi né al primo cittadino né a quella che definisce una sinistra “senza radici popolari”.
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Le accuse di Marco Rizzo alla sinistra

Rizzo ha espresso una posizione netta, affermando che «questa sinistra non dovrebbe esistere». Le sue critiche hanno riguardato anche esponenti di Pd e Avs, presenti a Milano in occasione della manifestazione a sostegno del centro sociale Leoncavallo. Per l’esponente di Democrazia Sovrana Popolare si tratterebbe solo di «un’operazione di marketing politico», finalizzata a raccogliere consensi senza affrontare davvero le esigenze del Paese.

«Siamo di fronte a proposte stupefacenti e surreali — ha dichiarato —. Voglio vedere se Gualtieri, Gassman, Cirinnà, Boldrini o Fratoianni ospiteranno davvero un migrante. È facile fare i generosi con le case e i soldi degli altri: questa è ipocrisia totale».

L’accusa al sistema globalista

Le critiche di Rizzo non si sono limitate agli avversari politici. Il coordinatore di Democrazia Sovrana Popolare ha accusato apertamente il sistema globalista di guidare le scelte della sinistra. Secondo la sua analisi, le multinazionali e la grande finanza avrebbero interesse a mantenere un “esercito industriale di riserva”, composto da persone pronte a lavorare per meno, con l’obiettivo di abbattere diritti e salari dei lavoratori italiani.

«È un progetto di annientamento sociale — ha aggiunto — che punta a cancellare la libertà dei popoli e a ridurre i cittadini a semplici consumatori».

Religione, tradizioni e doppio standard

Rizzo ha voluto sottolineare anche un aspetto culturale e religioso della questione. Pur dichiarando di non avere pregiudizi confessionali, ha parlato di «ipocrisia» nell’approccio occidentale. «Abbiamo devastato i Paesi islamici per rubarne le risorse — ha detto — e oggi subiamo milioni di arrivi di persone che pretendono zone franche e ci dicono come vivere. Provate voi a entrare alla Mecca con un crocifisso: è impossibile».

Nelle sue parole emerge la convinzione che chi arriva in Italia debba rispettare le tradizioni e le regole del Paese ospitante. «Se governassi io, sarei cento volte più duro della Meloni», ha dichiarato, prendendo le distanze sia dalle posizioni moderate sia da quelle del governo attuale.

Media e comunicazione diretta con i cittadini

Un altro bersaglio delle critiche di Rizzo sono stati i media tradizionali, accusati di svolgere il ruolo di «sistema di propaganda». Secondo il leader di Democrazia Sovrana Popolare, la Rai lo censurerebbe, negandogli spazi nonostante sia finanziata dal canone pagato dai cittadini.

«Per capire le notizie, basta capovolgere quello che dicono», ha affermato, rivendicando invece l’efficacia dei social network, attraverso i quali sostiene di riuscire a raggiungere ogni mese milioni di persone, superando la visibilità di un telegiornale.

Un dibattito che divide

L’iniziativa di Roberto Gualtieri e le dure repliche di Marco Rizzo riportano al centro del dibattito pubblico temi delicati come accoglienza, integrazione, rapporti con il mondo islamico, ruolo delle multinazionali e libertà di informazione. Argomenti che polarizzano il confronto politico e che, con toni sempre più accesi, continuano a dividere opinione pubblica e partiti.

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Ultimo Aggiornamento: 07/09/2025 16:08

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