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Papa Leone, è la prima volta per lui: cosa è successo. Che festa!

Pubblicato: 07/09/2025 10:44

Oggi in piazza San Pietro, davanti a una folla di decine di migliaia di fedeli, il papa Leone XIV ha presieduto la prima canonizzazione del suo pontificato, elevando agli altari Carlo Acutis, il giovane “millennial di internet”, e Piergiorgio Frassati, il torinese antifascista dei primi del Novecento. Concelebrano la messa solenne 36 cardinali, 270 vescovi e oltre 1700 sacerdoti, con la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il saluto a sorpresa

Prima dell’inizio della liturgia, il Pontefice è apparso a sorpresa sul sagrato per rivolgersi ai fedeli: «Buongiorno a tutti, buona domenica e benvenuti! Fratelli e sorelle oggi è una festa bellissima per tutta l’Italia, per tutta la Chiesa, per tutto il mondo». Leone XIV ha ricordato i familiari dei due beati, le delegazioni ufficiali e soprattutto i tanti giovani presenti: «Ci prepariamo per questa celebrazione liturgica con la preghiera, con il cuore aperto. Sentiamo tutti nel cuore la stessa cosa: che Piergiorgio e Carlo hanno vissuto questo amore per Gesù Cristo soprattutto nell’eucaristia ma anche nei poveri». Ha poi promesso ai fedeli di salutarli uno a uno dalla papamobile al termine della celebrazione.

La spinta di Francesco e il rinvio

Il percorso verso la santità di Acutis e Frassati era stato approvato da papa Francesco, che aveva fissato la data della canonizzazione. La morte di Bergoglio, avvenuta subito dopo Pasqua, aveva però congelato tutto. Molti pensavano che il nuovo Papa avrebbe scelto il Giubileo dei giovani come momento simbolico per la proclamazione, ma il Vaticano ha preferito fissare la celebrazione a settembre, evitando pressioni esterne, in particolare quelle legate alla popolarità di Carlo Acutis.

Le reliquie e i miracoli

Il rito prevede che il cardinale Marcello Semeraro, prefetto delle Cause dei santi, presenti al Pontefice la richiesta ufficiale di canonizzazione, accompagnato dai postulatori Nicola Gori e Silvia Correale. Successivamente Leone XIV pronuncerà la formula che sancisce ufficialmente la santità dei due giovani. All’altare verranno portate le reliquie: un frammento di cuore di Carlo Acutis e un indumento appartenuto a Piergiorgio Frassati.

Il miracolo attribuito a Frassati riguarda la guarigione inspiegabile di padre Juan Manuel Gutierrez, sacerdote dell’arcidiocesi di Los Angeles, da una grave lesione al tendine d’Achille. Per Acutis, invece, è stato riconosciuto il caso di Valeria Valverde, giovane del Costa Rica che studiava a Firenze e si è ripresa da una caduta quasi mortale in bicicletta.

Una festa per tutta la Chiesa

In piazza, accanto ai fedeli, sono presenti le famiglie dei due nuovi santi: Antonia Salzano, madre di Carlo, guida il gruppo arrivato da Milano e Assisi; per Frassati, nato a Torino nel 1901 e beatificato nel 1990 da Giovanni Paolo II, ci sono i discendenti, tra cui la nipote Wanda Gawronska.

«Tutti noi siamo chiamati a essere santi» ha detto Leone XIV, definendo questa giornata una «benedizione del Signore». Una celebrazione che non solo segna l’inizio del pontificato, ma unisce due figure simbolo: un ragazzo del nuovo millennio e un giovane del secolo scorso, entrambi capaci di parlare al presente della Chiesa.

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