
“Il Papa in silenzio”: migliaia di fedeli a San Pietro, l’Angelus può cambiare tutto
Le piazze si colorano e la speranza si accende, anche quando il silenzio pesa più delle parole. Papa Francesco resta in silenzio mentre migliaia di fedeli LGBTQ+ affollano San Pietro, sospesi tra aspettative e attesa di svolte storiche. “Si perdona il peccatore, non il peccato. Si benedice la persona, non l’unione omosessuale.” Questa frase riassume la divisione profonda nella Chiesa cattolica sulle richieste di riconoscimento per le persone LGBTQ+.
Il pontificato di Francesco ha portato gesti di apertura e parole che hanno fatto sperare in cambiamenti concreti. “I problemi vanno posti, le soluzioni verranno”, ripeteva spesso il Papa. Eppure, la strada verso il pieno riconoscimento dei diritti e della dignità dei fedeli omosessuali rimane piena di ostacoli e contraddizioni.
Speranze sospese tra aperture e attese

“Chi sono io per giudicare?”: con queste parole, Papa Francesco ha segnato l’inizio di un’era che molti speravano rivoluzionaria. Le encicliche Amoris Laetitia e Fiducia supplicans hanno aperto a benedizioni “pastorali” per le coppie omosessuali, senza però riconoscerne l’unione come sacramento. Il gesuita James Martin è diventato figura chiave di questo dialogo, accompagnando spiritualmente la comunità LGBTQ+.
Un primo Giubileo arcobaleno ha segnato la storia: alla vigilia dell’Angelus, circa mille fedeli LGBTQ+ hanno varcato la Porta Santa di San Pietro, guidati da Beatrice Sarti, attivista e madre di un ragazzo omosessuale. Piazza Pia si è trasformata in un’esplosione di colori e simboli arcobaleno, ma l’incontro diretto col Papa non è arrivato. Il Vaticano ha spiegato l’assenza con “un programma dettagliato già previsto da tempo”, evidenziando il clima di imbarazzo e la paura di rompere con la tradizione.
Arcobaleno e tradizione: la Chiesa resta divisa

Le benedizioni alle coppie gay introdotte da Fiducia supplicans hanno già fatto discutere, con chi teme che si stia legittimando di fatto le unioni omosessuali. I settori più conservatori vedono questo come un pericoloso allontanamento dalle Scritture e dal Magistero. L’attesa per l’Angelus di oggi è alta e l’attenzione resta concentrata su ogni possibile segnale.
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