
Quando la gioia si trasforma in tragedia: la storia di Giovanna Chiquinelli Marcatto, giovane tatuatrice di San Paolo, ha lasciato il Brasile senza parole. Nel novembre 2024, la nascita del piccolo Dante sembrava l’inizio di una nuova vita. “Il regalo più bello che Dio mi abbia fatto. Da ora siamo io e te, per sempre“, aveva scritto lei stessa sui social, condividendo la felicità per il suo nuovo ruolo di mamma. Ma questa felicità è durata pochissimo, lasciando spazio a un dramma che ha sconvolto milioni di persone.
Pochi mesi dopo, la giovane donna è stata arrestata con l’accusa di aver avvelenato il figlio di appena nove mesi. Tutto è iniziato il 26 agosto, quando Giovanna si è presentata all’ospedale statale di Vila Alpina raccontando che il piccolo “non sembrava stare bene”. Dante, purtroppo, è morto poco dopo. L’episodio, inizialmente registrato come morte sospetta, ha preso una piega inaspettata dopo i primi risultati dell’autopsia.
Un’inchiesta che lascia senza fiato
I medici legali hanno trovato nel corpo del neonato tracce di veleno per topi (rodenticida), ingerito circa tre ore prima del decesso. Proprio in quel lasso di tempo, Giovanna aveva detto di aver nutrito il figlio con una banana schiacciata. Un dettaglio che ha subito acceso i sospetti degli investigatori, rafforzando l’ipotesi di un avvelenamento intenzionale.

Il video che incastra la madre
Le indagini hanno preso una svolta decisiva grazie alle telecamere di sorveglianza. Gli investigatori hanno infatti scoperto che, il 25 agosto, due giorni prima della tragedia, Giovanna era stata ripresa mentre acquistava veleno per topi in un negozio di animali a Vila Independência. Quelle immagini sono ora tra le prove chiave agli atti dell’inchiesta.
Una scoperta che conferma i sospetti: la sequenza video ha fornito agli inquirenti la conferma che cercavano, facendo emergere un quadro drammatico e difficile da spiegare.

Immagini e social: la doppia vita online


Poche ore prima della tragedia, la giovane aveva condiviso una foto di Dante sorridente. Un gesto che, oggi, rende la vicenda ancora più dolorosa e incomprensibile, mostrando il forte contrasto tra la realtà online e quanto stava realmente accadendo.
#pcsp #policiacivilsp #policia #segurancapublica pic.twitter.com/3ocSyIQwiN
— Polícia Civil do Estado de São Paulo (@Policia_Civil) August 30, 2025
Arresto e indagini in corso
Alla luce delle prove raccolte, il 70° distretto di polizia di San Paolo ha richiesto e ottenuto l’arresto temporaneo di Giovanna per trenta giorni, in attesa che vengano chiarite le vere motivazioni dietro questo gesto estremo. Un caso che non ha lasciato indifferente nessuno, sollevando moltissime domande sulla fragilità umana e sulla difficoltà di interpretare i segnali di un dolore nascosto.
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