
Un commovente addio a Giorgio Armani: Milano si stringe al suo genio. Per due giorni interi, la città meneghina si è fermata per rendere l’ultimo saluto a una delle sue figure più iconiche e amate, lo stilista Giorgio Armani. Oltre 16.000 persone hanno sfilato ininterrottamente per l’intera giornata in via Bergognone, dove era stata allestita la camera ardente, in un commosso e corale omaggio al Re della moda. Dalle prime luci dell’alba fino alla chiusura delle porte alle 18:00, l’affetto della gente ha travolto il cuore di Milano e chi ha assistito a questo incredibile tributo di amore e gratitudine. Le code si sono fatte sempre più fitte, soprattutto nel secondo giorno, a dimostrazione del profondo legame che univa lo stilista alla sua città e ai suoi ammiratori. Un legame che non conosceva confini, visto che ad omaggiarlo sono arrivati da ogni dove.
Ad attendere la folla, con animo provato ma con grande dignità, c’erano i parenti più stretti dello stilista, e soprattutto l’inseparabile braccio destro e compagno di una vita, Pantaleo Dell’Orco. L’imprenditore è rimasto lì, per due giorni, ad accogliere chiunque volesse salutare per l’ultima volta lo stilista, stringendo mani e offrendo una parola di conforto, visibilmente commosso e stupito da tanta partecipazione.
La commozione di Pantaleo Dell’Orco
Al termine dei due intensi giorni di incessanti omaggi, Pantaleo Dell’Orco ha rotto il silenzio e ha espresso tutta la sua commozione. Non eravamo preparati, ha confidato, ma teniamo duro. Nonostante l’idea di una camera ardente di due giorni fosse sembrata quasi eccessiva in un primo momento, l’organizzazione ha preso la giusta decisione. La folla, l’affetto e il rispetto che tutti ci stanno dimostrando è andato ben oltre ogni aspettativa e la decisione si è rivelata più che giusta.
È stato meraviglioso, ha continuato Dell’Orco, vedere come l’80, 90 per cento delle persone arrivate in via Bergognone non avesse mai conosciuto personalmente Armani. Sono venuti semplicemente per omaggiarlo. Intere famiglie, persone di ogni età, hanno voluto partecipare a questo grande addio, trasformandolo in un momento di unione e condivisione. Vedere tutte queste persone ci ha fatto capire quanto la gente lo amasse. Chissà cosa avrebbe detto lui, ha sussurrato Dell’Orco, pensando al suo amato compagno di vita.

La promessa per il futuro
Nonostante l’enorme dolore, Dell’Orco ha voluto guardare al futuro con coraggio e determinazione, ribadendo l’impegno a portare avanti l’eredità di Armani. Andremo avanti come lui avrebbe voluto, ha affermato. Oggi in forma strettamente privata si svolgeranno i funerali, nella piccola chiesa di San Martino, nel borgo medievale di Rivalta, a Piacenza. Sarà un momento di saluto intimo, in famiglia. Ma la sua eredità vivrà per sempre nella moda che lui ha creato e che l’ha reso immortale. L’appuntamento è già fissato per quel 28 settembre che Giorgio Armani ha curato nei minimi dettagli, fino a pochi giorni prima della sua scomparsa. Sarà un momento cruciale, il momento in cui la moda e il mondo intero potranno ricordarlo attraverso la mostra e la sfilata che celebreranno i 50 anni dalla fondazione del marchio. Un modo per dimostrare che il suo genio continua a vivere e che la sua impronta rimarrà indelebile nella storia della moda.