
Nel weekend della finale degli US Open 2025 tra Sinner e Alcaraz, Giorgia Meloni si trovava a New York per un soggiorno privato. La circostanza ha acceso una polemica politica dopo che Italia Viva ha presentato un’interrogazione parlamentare, chiedendo spiegazioni sull’assenza pubblica della premier nei giorni tra il 6 e l’8 settembre.
A firmare l’interrogazione è stato il senatore Enrico Borghi, membro del Copasir, che ha sollevato dubbi su eventuali impegni istituzionali non comunicati o sull’uso di un volo di Stato per raggiungere gli Stati Uniti. «La presidente del Consiglio intende chiarire se abbia partecipato a eventi istituzionali non resi pubblici, in Italia o all’estero?», si legge nel documento.
Secondo alcune indiscrezioni circolate su diversi organi di stampa, Meloni avrebbe volato con un aereo di Stato per raggiungere la Grande Mela. Una ricostruzione che Palazzo Chigi ha però smentito categoricamente con una nota ufficiale.
Nella dichiarazione, la presidenza del Consiglio ha difeso il viaggio della premier, spiegando che si è trattato di un weekend privato a New York insieme alla figlia Ginevra, in occasione del suo compleanno. Meloni avrebbe volato su linee commerciali sia all’andata che al ritorno. «La Presidente non ha mai utilizzato voli di Stato per ragioni private», si legge nella nota.

«Almeno una volta all’anno, il Presidente ha il diritto di svolgere il suo ruolo più naturale: quello di madre», ha sottolineato Palazzo Chigi, annunciando anche possibili azioni legali contro chi ha diffuso «notizie infondate».
Nel frattempo, a Flushing Meadows, a rappresentare il governo italiano alla finale degli US Open 2025 c’era la ministra del Turismo Daniela Santanchè. La presenza istituzionale del governo, dunque, è stata comunque garantita.
La finale tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è stata uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno. In un match di altissimo livello tecnico e mentale, lo spagnolo ha avuto la meglio, ribaltando i pronostici che avevano visto Sinner dominare a Wimbledon solo poche settimane prima.
L’incontro ha mostrato i frutti del lavoro di Alcaraz e del coach Juan Carlos Ferrero, che ha preparato il match nei minimi dettagli. Dal canto suo, Sinner ha ammesso la necessità di rivedere alcuni aspetti del proprio gioco: dal servizio poco efficace (48% di prime palle) alla scarsa varietà nei colpi.
Il progetto tecnico-tattico di Sinner, guidato dai coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill, resta in piena evoluzione. L’obiettivo ora è sviluppare colpi come la volée, migliorare lo slice di rovescio e variare di più le parabole del dritto. Le prossime settimane saranno decisive per affinare questi aspetti in vista delle ATP Finals e della stagione 2026.