Vai al contenuto

Musica in lutto, addio leggenda! È stato uno dei più grandi 

Pubblicato: 08/09/2025 11:13

Il mondo della musica piange la scomparsa di una figura leggendaria, un’anima creativa che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama del rock e del pop. L’eco della sua morte risuona come una nota finale, profonda e malinconica, di una sinfonia che ha incantato milioni di persone. La sua voce unica e il tocco magico sulle tastiere hanno attraversato decenni, diventando la colonna sonora di intere generazioni.

Non si tratta solo della fine di un’epoca, ma di un vuoto che si percepisce nel cuore di chi, per anni, ha vibrato al ritmo della sua musica. Un dolore palpabile, silenzioso e collettivo, che unisce fan e colleghi nel ricordo di un artista straordinario che ha saputo fondere virtuosismo e sentimento in ogni singola melodia.

Il lutto e l’annuncio ufficiale

Il mondo della musica è in lutto per la scomparsa di Rick Davies, figura centrale e co-fondatore dei Supertramp, una delle band più amate e influenti del rock progressivo e del pop internazionale. Davies si è spento venerdì scorso nella sua casa di Long Island, New York, all’età di 81 anni, dopo una lunga battaglia contro il mieloma multiplo, un tumore del sangue che gli era stato diagnosticato nel 2015. La notizia, comunicata ufficialmente dalla band, ha lasciato un vuoto incolmabile tra i fan e i musicisti di tutto il mondo.

L’annuncio della morte di Davies è arrivato tramite un comunicato ufficiale della band, il Supertramp Partnership, che ha espresso un profondo dolore per la perdita del suo fondatore. “Siamo profondamente addolorati nell’annunciare la morte del fondatore Rick Davies, dopo una lunga malattia. Rick è morto nella sua casa a Long Island il 5 settembre. Abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo e suonare con lui per oltre cinquant’anni. Le nostre più sentite condoglianze a Sue Davies”, si legge nella nota. Davies non è stato solo un membro dei Supertramp, ma l’unico pilastro stabile della band dalla sua fondazione nel 1969 fino all’ultima esibizione dal vivo nel 2022. La sua voce, un baritono caldo e profondo, ha rappresentato il perfetto contrappunto al falsetto etereo del co-fondatore Roger Hodgson. Insieme, hanno creato un’alchimia unica che ha reso indimenticabili brani come “Goodbye Stranger”, “Bloody Well Right”, “Cannonball” e “My Kind of Lady”, tutti capolavori che portano la sua firma.

Le origini e l’incontro con Hodgson

Richard Davies è nato a Swindon, nel Wiltshire, in Inghilterra, il 22 luglio 1944. La sua passione per la musica è sbocciata all’età di otto anni, quando, quasi per caso, ascoltò un vecchio disco del leggendario batterista Gene Krupa. Iniziò proprio come batterista, ma ben presto scoprì la sua vera vocazione: il pianoforte. Autodidatta, Davies sviluppò uno stile distintivo, profondamente influenzato dal jazz e dal blues, generi che sarebbero diventati la sua prima e più grande passione. Negli anni ’60, militò in diverse formazioni, tra cui i Rick’s Blues (che includevano Gilbert O’Sullivan alla batteria) e i The Joint. La svolta arrivò nel 1969, quando, grazie al sostegno finanziario del mecenate danese Stanley August Miesegaes, fondò i Supertramp. L’incontro con Roger Hodgson, un giovane musicista idealista dalla voce inconfondibile, segnò l’inizio di una delle partnership artistiche più prolifiche e influenti della storia della musica.

Il successo planetario e l’eredità artistica

Dopo i primi due album che non ottennero un grande riscontro, la band raggiunse il successo nel 1974 con “Crime of the Century”, un disco che conteneva l’indimenticabile inno “Bloody Well Right”. Ma fu con l’album del 1979, “Breakfast in America”, che i Supertramp conquistarono il mondo. L’album vendette oltre 20 milioni di copie, spinto da una serie di singoli che sono entrati nella storia della musica, tra cui “The Logical Song”, “Take the Long Way Home” e “Goodbye Stranger”. Se Hodgson era la mente creativa e sognante della band, Davies rappresentava il cuore pulsante, l’elemento che teneva la band saldamente ancorata alla realtà. Dopo l’addio di Hodgson nel 1983 a causa di divergenze artistiche e dispute legali, fu proprio Davies a prendere in mano le redini del gruppo. Continuò a registrare altri quattro album e a portare i Supertramp in tour fino agli anni Duemila, mantenendo viva la loro eredità musicale.

Oltre i Supertramp: una vita di musica

Oltre al suo lavoro con i Supertramp, Rick Davies ha continuato a coltivare la sua passione per il blues. Negli ultimi anni si esibì con la formazione Ricky and the Rockets, proponendo set più intimi e focalizzati sul suo primo amore musicale. Le sue ultime apparizioni pubbliche risalgono al 2022. La sua lunga carriera è stata un esempio di come sia possibile fondere il virtuosismo tecnico con l’accessibilità pop, creando un ponte unico tra il rock più colto e la musica di massa. Il suo stile al pianoforte elettrico Wurlitzer è diventato un marchio di fabbrica del sound inconfondibile dei Supertramp. Dietro i riflettori, Davies era un uomo riservato e lontano dalle esagerazioni tipiche del mondo del rock. Era sposato dal 1977 con Sue Davies, che non era solo la sua compagna di vita, ma anche la manager della band a partire dal 1984. Nonostante la fama internazionale, ha sempre mantenuto un profondo legame con le sue radici, tornando spesso nella natia Swindon per far visita alla madre, scomparsa nel 2008. La sua musica e la sua eredità continueranno a vivere nei cuori dei fan di tutto il mondo.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure