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Pirata travolge e uccide un 13enne, il papà: “Hai rovinato una famiglia, costituisciti”

Pubblicato: 08/09/2025 17:04
Pirata uccide 13enne Vicentino

Era una serata di fine estate, con il cielo che lentamente si tingeva di arancio e le luci dei lampioni che si accendevano sulle vie del piccolo borgo. La sagra paesana di Rubbio, come ogni anno, richiamava famiglie e ragazzi dell’Altopiano di Asiago, desiderosi di passare qualche ora tra giochi, musica e profumi di cucina tradizionale. Risate, voci allegre e l’attesa delle attrazioni della festa creavano un’atmosfera di comunità e spensieratezza.
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In mezzo a quell’allegria, ragazzi e bambini si muovevano tra le bancarelle, ignari che pochi minuti avrebbero cambiato per sempre la vita di una famiglia e scosso l’intera comunità. Quel che doveva essere una serata di svago si è trasformata in un dramma improvviso e straziante, lasciando dietro di sé dolore, incredulità e un vuoto difficile da colmare.

I momenti prima dell’incidente

Stefano Angonese, tredicenne di Tortima, stava camminando insieme a un amico verso la sagra paesana di Rubbio. Con passi spensierati, chiacchierando e ridendo come fanno i ragazzi della sua età, si dirigevano verso il centro dell’evento, attraversando le vie del paese. Nessuno avrebbe immaginato che proprio in quel momento un’automobile avrebbe travolto la loro serata di festa.

L’amico di Stefano è stato sbalzato su un fosso, riportando solo lievi ferite, mentre Stefano è rimasto sull’asfalto privo di vita. I soccorsi sono stati immediati: i medici del Suem 118 sono giunti sul posto e hanno tentato ogni manovra di rianimazione, senza purtroppo riuscire a salvare il ragazzo.

L’incidente e le indagini

L’episodio è avvenuto intorno alle 20:30 del 7 settembre a Tortima di Lusiana Conco, sull’Altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza. Contrariamente alle prime ricostruzioni, Stefano non era in bicicletta ma a piedi al momento dell’investimento. Il conducente dell’auto si è dato alla fuga senza prestare soccorso, configurando il grave reato di omicidio stradale con fuga.

I carabinieri intervenuti stanno conducendo le indagini per identificare il responsabile. Stanno raccogliendo testimonianze dei residenti, analizzando possibili telecamere di sorveglianza e tutti gli elementi utili per ricostruire la dinamica dell’incidente e rintracciare il conducente fuggitivo. L’allarme è stato lanciato subito dai vicini, che hanno udito il forte impatto provenire dalla strada.

L’appello della famiglia

Il padre di Stefano, Moreno Angonese, ha rivolto un accorato appello al pirata della strada: «Costituisciti alle autorità, hai rovinato una famiglia». Parole piene di dolore e indignazione, che riflettono il trauma subito e la richiesta di giustizia per il giovane figlio.

La comunità locale è sotto shock: Stefano era un ragazzo amato e conosciuto da tutti, pieno di vita e con progetti da realizzare. La tragedia ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore della sua famiglia, degli amici e dei vicini di casa, che faticano a comprendere come un evento così drammatico sia potuto accadere in pochi istanti.

Sicurezza stradale e auto pirata

L’episodio riporta al centro dell’attenzione il tema della sicurezza stradale, soprattutto in contesti rurali e durante eventi pubblici come sagre e feste di paese. I pedoni, in particolare i giovani, sono vulnerabili agli incidenti e la fuga di un conducente dopo un investimento rappresenta una delle criticità più gravi.

Le forze dell’ordine continuano a lavorare senza sosta per individuare il responsabile e prevenire che simili tragedie possano ripetersi. La vicenda di Stefano è un monito sull’importanza della prudenza, del rispetto dei limiti di velocità e della necessità di garantire sicurezza sulle strade anche nei piccoli centri.

Il cordoglio della comunità

Intanto, il paese e l’intera comunità dell’Altopiano di Asiago piangono la perdita di Stefano. La sagra paesana di Rubbio, che avrebbe dovuto essere un momento di festa, diventa il simbolo della fragilità della vita e della tragicità di incidenti improvvisi. La memoria del ragazzo resterà impressa nei cuori di chi lo conosceva, mentre le autorità continuano la ricerca dell’auto pirata, affinché giustizia possa essere fatta.

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