Un semplice attraversamento pedonale può trasformarsi in una trappola, anche in pieno giorno, anche a due passi da casa. Ogni anno, decine di persone perdono la vita per incidenti sulle strisce, spesso causati da distrazione o alta velocità. Le statistiche raccontano numeri, ma dietro ogni numero c’è un volto, una storia, una famiglia.
Purtroppo, questa volta a non farcela è stata un’anziana che si trovava proprio nella sua città, intenta ad attraversare la strada in un punto regolato dal codice. Nonostante l’intervento dei soccorsi, la tragedia si è consumata nel giro di pochi istanti, lasciando sgomenta un’intera comunità.
Travolta mentre attraversa sulle strisce: muore 83enne a Bergamo
Nel pomeriggio di lunedì 8 settembre, una donna di 83 anni ha perso la vita a Bergamo, travolta da un’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali. La vittima si chiamava Miriam Arrigoni. L’incidente è avvenuto intorno alle 17:45, nei pressi della rotatoria tra via San Bernardino, via Corti e via Falcone, una zona piuttosto trafficata della città.
Secondo le prime ricostruzioni, la donna si trovava a piedi e stava attraversando regolarmente sulle strisce quando è stata investita da una Chevrolet Matiz che sopraggiungeva da via San Bernardino. L’impatto è stato violentissimo: la donna è stata sbalzata per circa dieci metri, riportando lesioni gravissime.
Sul posto sono arrivati i soccorritori con ambulanza e automedica in codice rosso, ma ogni tentativo di rianimazione è stato vano: Miriam è deceduta prima ancora di essere caricata in ambulanza. La scena è stata presidiata dagli agenti della Questura di Bergamo, che hanno avviato i rilievi per ricostruire la dinamica esatta e verificare eventuali responsabilità da parte del conducente.
A occuparsi della gestione del traffico nella zona è stata invece la polizia locale, mentre la comunità resta in attesa di capire come sia potuto accadere un evento così tragico in un punto dove i pedoni dovrebbero sentirsi al sicuro. I familiari, sotto choc, chiedono ora verità e giustizia per Miriam.