
Lunedì 8 settembre si è trasformato in una giornata drammatica per il mondo del lavoro in Italia. Nel giro di poche ore, tre operai hanno perso la vita in circostanze diverse, in tre regioni differenti. Una sequenza di incidenti che ripropone con forza il tema della sicurezza e che lascia tre comunità improvvisamente colpite dal dolore.
Leggi anche: Dramma sul lavoro, operaio acrobatico precipita da un palazzo
Le vittime sono Yosif Gamal, 69 anni, morto a Torino dopo un volo di dodici metri; Salvatore Sorbello, 53 anni, deceduto nel Catanese precipitando da un’impalcatura; e un lavoratore di 48 anni rimasto schiacciato da un macchinario in provincia di Monza e della Brianza.
Il dramma di Torino
Il primo incidente mortale è avvenuto a Torino, in via Genova. Yosif Gamal, 69 anni, stava lavorando al montaggio di un cartellone pubblicitario sulla facciata di una palazzina quando è precipitato dal cestello di una gru, da un’altezza di circa dodici metri.
In un primo momento si era ipotizzato il cedimento del macchinario, ma successivamente è emerso che il cestello era integro. L’operaio avrebbe perso l’equilibrio e, non essendo assicurato al mezzo, è caduto nel vuoto. I soccorsi del 118 sono stati immediati, ma non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Un anziano presente nei pressi del luogo dell’incidente è stato invece ricoverato all’ospedale Molinette in stato di shock.

L’incidente di Riposto nel Catanese
Poche ore dopo, una nuova tragedia ha scosso la Sicilia. A Riposto, in provincia di Catania, il 53enne Salvatore Sorbello, residente a Santa Venerina, è morto durante i lavori di ampliamento dei capannoni di una ditta specializzata in serramenti per l’edilizia.
L’uomo è precipitato da un’impalcatura per cause ancora in corso di accertamento. Nonostante il tempestivo arrivo dei sanitari del 118, intervenuti anche con un elicottero, i tentativi di rianimarlo si sono rivelati vani. Le gravi lesioni riportate nella caduta non gli hanno lasciato scampo.
La tragedia di Monza e Brianza
Il terzo dramma della giornata si è consumato poco prima delle 11 in una ditta di via Mauri, a Monza, specializzata nella produzione di valvole industriali. Un operaio di 48 anni è morto schiacciato da un macchinario.
La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio delle autorità competenti. Quando i soccorritori sono giunti sul posto, l’uomo era già privo di vita. La notizia ha scosso i colleghi e la comunità locale, lasciando un vuoto improvviso e doloroso.

Una giornata di dolore e riflessione
Tre vite spezzate in poche ore, tre famiglie improvvisamente travolte dalla perdita. La giornata dell’8 settembre rimarrà impressa come un simbolo tragico delle difficoltà e dei rischi che ancora oggi caratterizzano il lavoro in molti settori.
Gli incidenti di Torino, Riposto e Monza mettono nuovamente al centro dell’attenzione la questione della sicurezza sul lavoro, ricordando quanto sia urgente continuare a rafforzare controlli, prevenzione e formazione. Dietro i numeri delle statistiche restano i volti e le storie di uomini che hanno perso la vita mentre svolgevano la loro attività quotidiana.