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“Aveva solo 8 anni”. Il gesto bellissimo dei colleghi, poi la tragedia: una famiglia distrutta

Pubblicato: 09/09/2025 10:24
regalano ferie figlio muore

Ci sono storie che non si dimenticano, perché parlano di amore assoluto e di coraggio quotidiano. Storie che si scrivono lentamente, giorno dopo giorno, nel silenzio delle case e nei corridoi degli ospedali, dove la vita e la speranza si intrecciano con la paura. Sono vicende che mostrano come, anche nei momenti più duri, la solidarietà e il senso di comunità possano diventare un rifugio per chi è chiamato ad affrontare la prova più difficile.
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In queste esperienze il tempo assume un valore diverso: non sono più le ore, i giorni o i mesi a contare, ma gli attimi vissuti insieme. Ogni gesto, ogni parola, ogni carezza diventano parte di un archivio di ricordi destinato a rimanere per sempre. Ed è proprio questo tempo condiviso, donato senza esitazioni, a segnare il confine tra disperazione e resistenza, tra solitudine e sostegno.

La tragedia a Padova

Dal terzo paragrafo, la cronaca si fa concreta. L’epilogo di questa vicenda è arrivato all’ospedale pediatrico di Padova, dove un bambino di otto anni non è riuscito a vincere la battaglia contro un tumore cerebrale inoperabile. La sua morte ha lasciato sgomenta un’intera comunità, che negli ultimi mesi aveva seguito con partecipazione la sua storia.

Il dono dei colleghi al padre

Tutto era iniziato nell’estate del 2024, quando al piccolo venne diagnosticata la malattia. Il padre, dipendente di Atvo, l’Azienda trasporti Veneto orientale, non volle abbandonare il figlio nemmeno per un momento. I colleghi decisero allora di compiere un gesto straordinario: regalarono all’uomo 623 giorni di ferie. Una gara di generosità senza precedenti, che gli permise di restare accanto al bambino per tutto il tempo che la vita avrebbe concesso.

Le parole di Atvo e della comunità

La notizia della scomparsa è stata accolta con profonda commozione anche all’interno dell’azienda. Il presidente Stefano Cerchier ha espresso il cordoglio di tutti: “La notizia del piccolo ci ha sconvolto. Le parole, in casi simili, rischiano di essere vuote, ma il gesto dei colleghi di Gabriele ha dimostrato cosa significhi lavorare in uno spirito di familiarità e sostegno reciproco”.

Un lutto che resta aperto

La data dei funerali non è ancora stata fissata, ma l’intera comunità si prepara a stringersi attorno alla famiglia. Quella di Padova non è soltanto la storia di una perdita, ma anche di un amore paterno senza condizioni e di una solidarietà capace di illuminare persino i momenti più bui. Un messaggio che rimarrà come eredità morale per tutti: il valore del tempo condiviso, reso possibile dal gesto di chi ha scelto di donare un pezzo della propria vita a un collega e a un padre.

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