
Gli Azzurrini vincono con il cuore, superando gli ostacoli e conquistando una vittoria di grande spessore tecnico e psicologico contro la Macedonia del Nord. Il risultato finale di 1-0 non rende giustizia a una partita dominata dall’Italia, che ha dimostrato un carattere indomito, soprattutto dopo aver giocato per quasi settanta minuti in inferiorità numerica. Il gol decisivo è stato messo a segno da Marianucci, difensore del Napoli, un colpo di genio che ha spezzato l’equilibrio e premiato il coraggio degli Azzurrini.
Cronaca di una partita eroica
Il match comincia con l’Italia che impone il suo ritmo fin dalle prime battute, schiacciando la Macedonia nella sua metà campo. La squadra di Silvio Baldini, galvanizzata dalla precedente vittoria, si muove come un corpo unico, con un gioco offensivo che crea diverse occasioni da gol. Il centrocampo detta i tempi, mentre le ali, agili e veloci, mettono costantemente in difficoltà la retroguardia avversaria. Tuttavia, al 25° minuto, l’inerzia della partita cambia bruscamente. Moruzzi, già ammonito, commette un’ingenuità che gli costa il secondo giallo e la conseguente espulsione. L’Italia rimane in dieci uomini, e la Macedonia, sentendo l’opportunità, cerca di alzare il proprio baricentro.
L’inferiorità numerica non demoralizza gli Azzurrini, che reagiscono con una maturità impressionante. Si stringono i ranghi e, con grande spirito di sacrificio, riescono a mantenere la pressione alta. Ed è proprio in questo momento di difficoltà che arriva il lampo di genio. Al 34° minuto, su un cross proveniente dalla destra, la palla arriva a Marianucci. Il difensore del Napoli, con una coordinazione perfetta, si coordina e calcia al volo con una magnifica girata mancina. Il pallone si insacca all’angolino, lasciando di sasso il portiere macedone. L’esultanza è incontenibile, e il gol è una vera iniezione di fiducia per tutta la squadra, che va al riposo con un vantaggio meritato e un morale altissimo.
La gestione nel secondo tempo
Nella ripresa, l’obiettivo dell’Italia è chiaro: difendere il prezioso vantaggio e amministrare le energie. Il tecnico Baldini effettua alcuni cambi per rinforzare il centrocampo e la difesa, puntando su giocatori freschi e capaci di dare solidità alla squadra. La Macedonia, pur provando a rendersi pericolosa, si scontra con il muro azzurro, che non concede spazi e si dimostra compatto e organizzato. Le rare occasioni avversarie vengono sventate da un portiere attento e da una difesa che si sacrifica su ogni palla. Gli Azzurrini dimostrano una gestione della gara da squadra esperta, non cadendo nella frenesia e non subendo la pressione avversaria. Il fischio finale è un sospiro di sollievo e un’esplosione di gioia per la seconda vittoria consecutiva della gestione Baldini.
Lezione di resilienza
Questa vittoria va oltre i tre punti in classifica. È una vera e propria lezione di resilienza e carattere. La squadra ha saputo trasformare un momento di difficoltà in un’opportunità, dimostrando che la forza di un gruppo può superare anche gli ostacoli più difficili. L’espulsione di Moruzzi avrebbe potuto destabilizzare chiunque, ma gli Azzurrini hanno reagito con grinta e determinazione. Il gol di Mariani è il simbolo di una squadra che non si arrende mai e che lotta fino all’ultimo secondo. Baldini può essere fiero dei suoi ragazzi: il futuro della Nazionale italiana U21 si prospetta luminoso.