
Massima allerta a Kiev per un nuovo possibile attacco di centinaia di droni russi contro la capitale e le principali centrali termiche ucraine. Intanto, sul fronte orientale, si consuma l’ennesima strage di civili.
La bomba sul villaggio di Yarova
A Yarova, piccolo centro del Donetsk a meno di otto chilometri dalla linea del fronte, un gruppo di anziani pensionati si era radunato in un giardino per attendere l’arrivo del camioncino postale con i soldi del mese. L’attesa si è trasformata in tragedia quando un caccia russo ha sganciato una bomba a guida laser modificata, progettata per aumentare la gittata ma meno precisa nell’impatto. L’ordigno è esploso a pochi metri dal veicolo, seminando morte e distruzione: almeno 24 persone sono rimaste uccise e altre 19 ferite.
Le immagini diffuse sui social mostrano scene devastanti: corpi senza vita a terra, l’erba intrisa di sangue, vestiti e oggetti sparsi ovunque. «Un attacco aereo russo brutale, direttamente sulla popolazione civile innocente», ha denunciato il presidente Volodymyr Zelensky, che ha invocato una risposta forte da Stati Uniti, Europa e G20.
Kiev a rischio senza difesa aerea
L’attacco arriva in un momento critico per l’Ucraina. Secondo il Financial Times, Kiev rischia una carenza di equipaggiamenti per la difesa aerea, complice il rallentamento delle consegne militari statunitensi dopo la revisione dei programmi di aiuti da parte del Pentagono. Analisti e funzionari avvertono: «È solo questione di tempo prima che le munizioni finiscano», mentre Mosca intensifica i raid.
Il fronte e gli aiuti europei
Sul terreno, le forze ucraine hanno annunciato la riconquista di Bezsalivka, nella regione di Sumy, mentre i russi spingono verso Pokrov con l’impiego di truppe speciali. In questo contesto, Kiev incassa il sostegno di Berlino, che ha firmato contratti da 300 milioni di euro per la costruzione di droni a lungo raggio destinati a colpire obiettivi oltre le linee, fino al territorio russo.
La guerra continua senza spiragli di pace: mentre la capitale si prepara ad affrontare nuove ondate di droni, il paese piange ancora una volta i suoi civili innocenti.