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Bimbo schiacciato dalla trave al parco, arriva la terribile notizia. Italia sotto shock

Pubblicato: 10/09/2025 14:02

Nonostante il sole splendesse nel cielo, il parco non era un luogo di gioia quel giorno. Un’ombra scura era calata su quell’angolo di paradiso dove i bambini avrebbero dovuto ridere e correre spensierati. C’era un silenzio pesante, rotto solo dalle sirene lontane.

Tutti gli occhi erano puntati su un’attrezzatura di legno che non sembrava più un gioco, ma una sorta di mostro che aveva ferito un innocente. Un piccolo corpo era rimasto intrappolato, la sua vita appesa a un filo sottile. I soccorritori si sono precipitati, l’ansia sul loro volto mentre cercavano di liberarlo e dare il via a una corsa disperata contro il tempo.

La tragica fine a Roma

Il bambino, di soli quattro anni, non è riuscito a sopravvivere alle gravissime ferite riportate. L’incidente è avvenuto in un parco a Vibo Valentia e il piccolo è stato immediatamente trasportato d’urgenza all’ospedale Bambin Gesù di Roma. Nonostante tutti i tentativi dei medici di salvargli la vita, il cuore del bambino ha smesso di battere nel reparto di terapia intensiva. Aveva subito un delicato intervento chirurgico per le lesioni al torace e all’addome, ma le ferite erano troppo estese e profonde. La notizia della sua morte ha gettato nello sconforto l’intera comunità.

L’incidente e i soccorsi

L’incidente si è verificato lo scorso venerdì nel Parco urbano del quartiere Moderata Durant a Vibo Valentia. Il bambino, che era lì con i genitori, è rimasto tragicamente schiacciato da una trave di legno che faceva parte di un percorso fitness. Subito dopo il gravissimo evento, i soccorsi sono stati allertati. Il piccolo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Vibo Valentia, dove i medici sono riusciti a stabilizzare l’emorragia iniziale. A causa della gravità delle sue condizioni, è stato necessario il trasferimento immediato in una struttura più attrezzata. Un aereo militare è stato impiegato per il trasporto d’urgenza all’ospedale Bambin Gesù di Roma, specializzato nella cura dei bambini.

L’indagine della Procura e le responsabilità

In seguito all’incidente, la Procura di Vibo Valentia ha aperto un fascicolo d’indagine. L’inchiesta, al momento, è contro ignoti e affidata alla Polizia, che dovrà fare luce su tutte le responsabilità dell’accaduto. L’attrezzo in legno, una sorta di “percorso fitness”, è stato posto sotto sequestro per le dovute perizie. La dinamica dei fatti è al centro delle indagini. In particolare, gli inquirenti stanno cercando di capire se le misure di sicurezza fossero adeguate. I media locali hanno riportato che, accanto all’attrezzo, c’era un cartello che avvisava che il gioco era destinato a utenti maggiorenni e con una preparazione fisica idonea.

La tragedia solleva importanti interrogativi sulla sicurezza dei parchi pubblici. Se da un lato esisteva una segnaletica che avvertiva dell’inadeguatezza dell’attrezzo per i bambini, dall’altro non c’erano barriere fisiche o controlli che potessero impedire ai più piccoli di accedervi. Il Parco urbano, gestito dal Comune di Vibo Valentia, era di fatto utilizzato dai bambini come un normale parco giochi, nonostante la presenza di attrezzature non adatte alla loro fascia d’età. Questo mix di segnaletica e mancanza di controllo ha creato una situazione di pericolo potenziale che, purtroppo, è diventata una tragica realtà. L’inchiesta della Procura dovrà quindi stabilire se sia stata commessa una negligenza e se le misure di sicurezza adottate dal Comune fossero sufficienti a prevenire un evento di questo tipo.

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