
Un violento nubifragio ha colpito l’isola d’Elba, trasformando in fango strade e spiagge di Portoferraio. La causa, spiegano gli esperti, è da ricercare in un fenomeno definito “temporale autorigenerante”, capace di scaricare in poche ore la pioggia di intere stagioni sempre nello stesso punto.
Le immagini delle ultime ore mostrano le spiagge di Biodola, Scaglieri e Forno sommerse da detriti e con il mare divenuto di un insolito colore marrone. I turisti, colti di sorpresa, hanno assistito all’arrivo improvviso dell’acqua che ha allagato strade, scantinati e attività commerciali.

Un fenomeno estremo e ripetuto
La preoccupazione cresce tra residenti e amministratori locali. Non si tratta infatti di un episodio isolato: “È il terzo evento in meno di un mese”, raccontano gli abitanti, ricordando che già il 20 e il 22 agosto l’Elba era stata colpita da episodi simili.
Gli esperti sottolineano la particolarità di questo tipo di fenomeno: “I temporali autorigeneranti possono persistere a lungo nello stesso territorio, scaricando enormi quantità di pioggia sempre sugli stessi luoghi. In pratica, quando una cella temporalesca si esaurisce, ne nasce subito un’altra poco distante, in un ciclo che può durare ore”.
Le spiagge di Biodola, Scaglieri e Forno – fra le più note e amate dai turisti – si sono riempite di detriti dopo il nubifragio che ha colpito Portoferraio, capoluogo dell'Isola d'Elba, nella giornata di martedì 9 settembre. pic.twitter.com/rek92qIniA
— Local Team (@localteamit) September 10, 2025
Le conseguenze sono evidenti: strade trasformate in torrenti, frane potenzialmente innescate dal terreno ormai saturo e danni ingenti alle zone costiere.
Portoferraio in ginocchio
Il comune più colpito è stato Portoferraio, dove gli allagamenti hanno paralizzato la viabilità e reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Squadre della protezione civile sono state mobilitate per liberare le strade dai detriti e mettere in sicurezza le aree a rischio.
La situazione, seppur sotto controllo, resta fragile. “La nostra isola non può permettersi di affrontare con questa frequenza fenomeni di tale intensità”, è il commento amaro di un operatore turistico che ha visto la sua attività invasa dall’acqua.
Una sfida per il futuro
Il ripetersi degli episodi pone interrogativi seri sulla capacità dell’Elba di fronteggiare eventi estremi che, fino a pochi anni fa, erano considerati rari. Oggi, invece, sembrano diventati la nuova normalità.
Mentre i residenti spalano fango e i turisti cercano di salvare le vacanze, resta l’allerta: i modelli meteorologici avvertono che la stagione autunnale potrebbe portare altri temporali autorigeneranti, con conseguenze ancora più gravi se non verranno rafforzate prevenzione e infrastrutture.