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Ferrari, rivoluzione shock: cosa succede davvero a Maranello

Pubblicato: 10/09/2025 13:13

Ferrari sotto i riflettori, tra sogni infranti e nuove speranze. Dopo una stagione deludente che ha lasciato tifosi e piloti con l’amaro in bocca — tra rassegnazione e nervosismo per la SF-25 — ora a Maranello si respira il vento del cambiamento. Ma quanto di questa rivoluzione è una scelta e quanto, invece, una situazione obbligata?

La recente conferm di Vasseur sembrava indicare una linea di continuità, ma il clima è cambiato: la Ferrari si trova a un bivio e il tempo delle certezze sembra finito. I fan si chiedono: sta per iniziare una nuova era o si rischia il caos?

Scossoni dietro le quinte: addii pesanti a Maranello

Nel paddock di Formula 1, i tecnici contano tanto quanto i piloti. E in casa Ferrari il vero terremoto arriva dal reparto motori. Mentre si lavora senza sosta al progetto della nuova Power Unit 2026, la notizia è di quelle che fanno rumore: due figure chiave sono pronte a dire addio al Cavallino Rampante. (continua dopo la foto)

Wolf Zimmermann e Lars Schmidt sono in uscita, secondo quanto riportato da AutoRacer.it. Zimmermann, da undici anni in Ferrari e leader del progetto motore di nuova generazione, era il vero cervello dell’elettrificazione per il 2026. Un addio pesante, perché a Maranello puntavano tutto su di lui per la svolta.

Zimmermann, noto come il “mago dell’ibrido” e artefice del motore Superfast, sembra pronto a volare in Audi insieme a Mattia Binotto per il debutto del marchio tedesco in F1.

Ferrari tra passato e futuro: la sfida della Power Unit 2026

Non meno importante l’addio di Schmidt, capo dello sviluppo endotermico della PU, che si prepara a seguirlo fuori da Maranello. Due partenze che rischiano di lasciare la Ferrari senza esperienza e know-how proprio nel momento più delicato, mentre si tentava di rilanciare il team attraverso la nuova era motoristica e si lasciava in secondo piano la SF-25.

Ma c’è chi, in Ferrari, è pronto a raccogliere la sfida: Enrico Gualtieri, direttore tecnico dell’area power unit, prenderà il timone del progetto. Dopo aver detto no a offerte da capogiro, toccherà a lui portare a termine il motore 2026 e difendere il Cavallino dal rischio di un altro flop. (continua dopo la foto)

Concentrazione massima per il 2026: la parola d’ordine è rivoluzione

“La squadra è completamente concentrata sul 2026” ha ribadito Fred Vasseur a Monza, con l’obiettivo di sfruttare al massimo la rivoluzione regolamentare. Sulla stessa onda anche le recenti dichiarazioni di Lewis Hamilton, che confermano la voglia di riscatto.

Ma la domanda resta: riuscirà la Ferrari a sostituire due ingegneri di questo calibro senza pagarne il prezzo? In un momento così critico, ogni dettaglio conta e il rischio di rallentare i processi è reale. A Maranello c’è fiducia in Gualtieri, ma il 2026 si preannuncia come l’anno della verità per la Rossa.

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