Un altro colpo alla spedizione navale diretta verso Gaza. Dopo l’assalto notturno che aveva già danneggiato la Family boat, l’ammiraglia della delegazione spagnola con a bordo anche Greta Thunberg, una seconda imbarcazione della Global Sumud Flotilla è stata presa di mira. L’episodio è avvenuto al largo di Sidi Bou Said, in Tunisia, dove la flotta è ferma in attesa di condizioni favorevoli per salpare.
Colpita la Alma, nave con bandiera britannica
A essere centrata è stata la Alma, una barca di 33 metri con equipaggio internazionale e bandiera britannica. Secondo la ricostruzione, un drone ha sganciato un ordigno incendiario che ha colpito il ponte superiore, provocando fiamme subito domate dall’equipaggio. Nessun ferito tra i presenti, ma cresce la tensione: si tratta infatti del secondo tentativo di sabotaggio in meno di ventiquattro ore.
Dal molo, dove centinaia di attivisti presidiano la spedizione, si alza la preoccupazione. La delegazione italiana, ancora ferma in Sicilia in attesa del via libera, dovrebbe unirsi nei prossimi giorni a quella spagnola e tunisina per dirigersi verso Gaza.
La testimonianza degli attivisti e la condanna della Flotilla
“Ero sul ponte, avevo appena iniziato il turno di notte quando abbiamo sentito un suono strano che veniva da Ovest – racconta Cosme, una delle attiviste – lo abbiamo visto a pochi metri di distanza e poco dopo ha sganciato un ordigno. Le fiamme sono divampate subito ma siamo riusciti a spegnerle”. Un altro attivista conferma: “Il drone volava a sei metri da me, cinque secondi dopo c’è stata l’esplosione e abbiamo dato l’allarme”.
La Global Sumud Flotilla ha diffuso una nota di condanna, accusando i responsabili di voler sabotare una missione pacifica e distogliere l’attenzione dall’offensiva israeliana in corso a Gaza. “Questi attacchi mirano a far naufragare la nostra iniziativa, ma non ci fermeremo. La nostra spedizione non violenta vuole rompere l’assedio illegale a Gaza e mostrare solidarietà concreta al popolo palestinese”, affermano gli organizzatori.