
Il mondo del giornalismo e quello dello spettacolo italiano sono stati colpiti da un lutto improvviso e doloroso. Una notizia che ha sconvolto colleghi, amici e telespettatori, lasciando sgomento e tristezza per la scomparsa di una figura che, pur lontana da tempo dai riflettori, aveva lasciato un segno riconoscibile nel panorama televisivo italiano.
Un professionista dalla carriera trasversale, passato dalla televisione alla finanza, dalla cronaca di strada ai progetti più ambiziosi. La sua morte, avvenuta in circostanze tragiche, riporta all’attenzione un nome che per anni è stato noto al grande pubblico.

Paul Baccaglini, ex inviato del programma televisivo Le Iene ed ex presidente del Palermo calcio, è stato trovato morto nella mattina di mercoledì 9 settembre nella sua abitazione di Segrate, alle porte di Milano. Aveva 41 anni. Secondo quanto emerso, si tratterebbe di un gesto volontario, anche se sarà l’autopsia, disposta dalla Procura, a chiarire definitivamente le cause del decesso.

A trovare il corpo senza vita è stata la compagna, che ha immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che non hanno rilevato segni di effrazione o elementi sospetti. Gli inquirenti tendono a escludere il coinvolgimento di terze persone. L’abitazione è stata messa sotto sequestro per i rilievi.
Paul Baccaglini era nato da madre italiana e padre statunitense. Era cresciuto a Pittsburgh, negli Stati Uniti, prima di trasferirsi in Italia. Divenuto volto noto del piccolo schermo grazie al suo ruolo da inviato de Le Iene, si era distinto per uno stile ironico, spregiudicato e spesso fuori dagli schemi. Dopo l’esperienza televisiva, aveva intrapreso una carriera nella finanza.
Attraverso il fondo Integritas Capital, che aveva fondato con soci britannici e australiani, aveva tentato un’ambiziosa operazione di acquisto del Palermo calcio, all’epoca militante in Serie A. Il suo arrivo, il 6 marzo 2017, fu accolto con grande attenzione mediatica. Tuttavia, i mesi successivi si rivelarono travagliati: il closing dell’accordo con Zamparini slittò più volte fino al naufragio definitivo della trattativa, e alle dimissioni ufficiali l’8 luglio 2017.

Durante la sua breve presidenza, Baccaglini fece parlare di sé per alcune scelte eccentriche: tatuaggi in bella vista, dichiarazioni colorite, e le frequenti apparizioni allo stadio insieme alla fidanzata di allora, Thais Wiggers, ex velina di Striscia la Notizia. Un profilo atipico, lontano dai canoni del dirigente sportivo tradizionale.
Dopo l’uscita di scena dalla TV e dal calcio, si era allontanato progressivamente dai riflettori, continuando a occuparsi di investimenti e progetti privati. La sua figura era rimasta impressa nella memoria collettiva per quel mix di sfrontatezza, ambizione e teatralità che lo aveva reso inconfondibile.
La sua morte lascia un vuoto non solo tra chi lo conosceva personalmente, ma anche tra quanti lo avevano seguito sullo schermo o nei suoi progetti più audaci. Il cordoglio, in queste ore, arriva da diversi ambienti: giornalismo, sport e televisione, a testimonianza di un percorso non convenzionale, interrotto troppo presto.