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Trump annuncia la liberazione della ricercatrice Elizabeth Tsurkov dopo oltre 900 giorni di prigionia

Pubblicato: 10/09/2025 00:26

Dopo più di novecento giorni di prigionia in Iraq, la ricercatrice russo-israeliana Elizabeth Tsurkov è tornata libera. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato personalmente la notizia sul suo social, rivendicando il ruolo degli Stati Uniti nel rilascio della donna sequestrata da miliziani legati a Hezbollah nel marzo 2023 a Baghdad.

Tsurkov, 38 anni, dottoranda a Princeton ed esperta di Medio Oriente, era stata rapita nel quartiere Karrada della capitale irachena mentre conduceva ricerche sul campo per la sua tesi. Secondo le autorità israeliane, il sequestro fu opera della milizia sciita Kataib Hezbollah, gruppo sostenuto dall’Iran.

Il messaggio di Trump e la conferma di Baghdad

“Si trova ora al sicuro nell’ambasciata americana in Iraq dopo essere stata torturata per molti mesi. Combatterò sempre per la giustizia e non mi arrenderò mai”, ha scritto Trump, rivolgendosi poi direttamente ad Hamas con un appello alla liberazione degli ostaggi israeliani rapiti il 7 ottobre 2023.

La notizia è stata confermata anche dal premier iracheno Mohammed Shia al-Sudani, che su X ha parlato del rilascio come del coronamento degli “ingenti sforzi” condotti dai servizi di sicurezza nazionali. L’intervento diplomatico ha visto impegnati anche gli Stati Uniti, con il rappresentante speciale per gli ostaggi Adam Boehler che già a febbraio si era recato a Baghdad per sollecitare la liberazione della ricercatrice.

Una vita dedicata al Medio Oriente

Nata a Leningrado nel 1986, Tsurkov è cresciuta in Israele, ha studiato relazioni internazionali alla Hebrew University di Gerusalemme e scienze politiche all’Università di Chicago. Fluente in arabo, aveva lavorato in passato con un’organizzazione israeliana per la difesa dei diritti dei palestinesi a Gaza e aveva seguito da vicino la rivolta in Siria.

Durante la prigionia era apparsa in un video diffuso nel novembre 2023 da un’emittente irachena, in cui, probabilmente sotto costrizione, si dichiarava una spia di Cia e Mossad. Negli ultimi mesi erano circolate indiscrezioni su un possibile scambio negoziato, smentite ufficialmente da Washington fino all’annuncio odierno.

La sorella Emma Tsurkov, in un messaggio su X, ha espresso gratitudine: “La mia intera famiglia è incredibilmente felice. Non vediamo l’ora di riabbracciare Elizabeth. Siamo molto grate al presidente Trump e al suo inviato speciale Adam Boehler: senza il suo impegno personale, non so dove saremmo ora”.

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