
Le grandi città hanno un ritmo che non conosce soste. Quando la maggior parte delle persone riposa, altrove la vita continua a scorrere, tra chi lavora di notte, chi rientra tardi e chi cerca svago nelle ore più silenziose. Milano, con le sue luci e il traffico che non si spegne mai del tutto, è una metropoli che si muove costantemente, anche tra le ombre.
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Ma dietro la facciata di normalità che accompagna la vita notturna, si nasconde talvolta un lato oscuro. Le strade possono diventare scenario di episodi improvvisi, fatti che spezzano la routine e si trasformano in tragedia nel giro di pochi istanti. È proprio in questo contesto che si è consumata una notte di paura, che ha lasciato un giovane in condizioni disperate.
L’aggressione in via Vitruvio
L’episodio è avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 settembre, quando un uomo di 31 anni, di origine straniera, è stato accoltellato in via Vitruvio, nei pressi della stazione centrale di Milano. Erano circa l’una e mezza quando il giovane è stato raggiunto da più fendenti, alcuni dei quali al torace e alla schiena, provocandogli ferite gravissime.
I primi soccorsi sono stati chiamati dai passanti che hanno assistito alla scena. I sanitari del 118 sono intervenuti rapidamente e hanno trasportato la vittima all’ospedale Niguarda, dove è ricoverata in condizioni critiche.

Le indagini della polizia
Sulla vicenda stanno indagando gli uomini della polizia di Stato, che hanno raccolto le prime testimonianze e stanno visionando le telecamere di sorveglianza presenti nella zona. L’area della stazione centrale è da tempo al centro dell’attenzione per episodi di microcriminalità e risse notturne, e gli investigatori stanno valutando se l’aggressione possa essere collegata a dinamiche già note.
Al momento non si escludono piste: dall’ipotesi di una lite degenerata fino a quella di un regolamento di conti. Ciò che appare certo è la violenza con cui il 31enne è stato colpito, circostanza che fa pensare a un attacco mirato.

La preoccupazione dei residenti
La zona di via Vitruvio vive da tempo una condizione di fragilità in termini di sicurezza. I residenti, che da anni chiedono maggiori controlli e pattugliamenti costanti, hanno espresso forte preoccupazione per quanto accaduto. La città si ritrova così a fare i conti con un nuovo episodio di sangue, che riaccende il dibattito sulla gestione dell’ordine pubblico in uno dei quartieri più frequentati e al tempo stesso più delicati del capoluogo lombardo.