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“Va bene, è morto”. Disabile pestato a sangue dal branco: violenza inaudita in Italia 

Pubblicato: 10/09/2025 16:07

In un episodio di inaudita brutalità che ha sconvolto la coscienza collettiva, un giovane di 21 anni con disabilità motoria è stato selvaggiamente picchiato da un gruppo di quattro aggressori. La violenza, che evoca l’orrore di “Arancia Meccanica”, si è scatenata nella notte tra sabato e domenica, trasformando la strada in un teatro di violenza gratuita e senza freni.

La dinamica dell’aggressione

La terrificante aggressione è avvenuta a Sanremo. Il giovane, originario di Cuneo, si era attardato rispetto ai suoi amici dopo una serata trascorsa in discoteca, a causa della sua disabilità motoria che gli impediva di correre. In via Gioberti è stato accerchiato da un branco di quattro giovani, descritti come monegaschi di origini magrebine. La scena, ripresa da telecamere di videosorveglianza e ora agli atti dell’inchiesta, mostra un’ondata di calci e pugni che si abbatte senza pietà sulla vittima. La violenza non si è limitata al pestaggio: gli aggressori hanno anche devastato il dehor di un ristorante vicino, utilizzando le sedie come armi improvvisate.

Indifferenza e orrore

Mentre la furia cieca si consumava, la risposta dei passanti è stata caratterizzata da un’agghiacciante indifferenza: molti hanno assistito senza intervenire. Solo un automobilista ha tentato, invano, di fermare il branco suonando ripetutamente il clacson. Il momento più agghiacciante dell’intera vicenda è stato catturato da una frase registrata nel video: “Ça va les mecs, il est mort!” (“Va bene ragazzi, è morto!”), ha urlato in francese uno degli aggressori, convinto che la vittima fosse ormai senza vita. A dimostrazione della loro totale mancanza di umanità, uno dei giovani si è persino fermato per scattare delle foto ricordo prima di fuggire.

Le conseguenze e l’intervento della polizia

Nonostante la convinzione degli aggressori, il 21enne è sopravvissuto, ma le ferite riportate sono gravissime. La prognosi è di 45 giorni e le lesioni includono la frattura della mandibola, una lesione a un nervo della gamba e contusioni multiple. L’incubo si è interrotto solo con l’arrivo tempestivo di una volante della polizia. Grazie all’intervento delle forze dell’ordine, tre dei quattro giovani sono stati bloccati e arrestati. Ora si trovano detenuti nel carcere di Valle Armea con l’accusa di lesioni gravissime. Il quarto aggressore è riuscito a scappare ed è tuttora ricercato.

Le reazioni a questo efferato crimine non si sono fatte attendere. Il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, ha espresso la sua ferma condanna, definendo l’atto “vile e inqualificabile”. A nome dell’amministrazione comunale, ha rivolto parole di solidarietà e vicinanza al giovane e alla sua famiglia, augurandogli una pronta guarigione. Anche il Coordinamento nazionale docenti dei diritti umani ha commentato l’accaduto, definendolo non solo un atto criminale, ma un esempio di “devianza collettiva” in cui la violenza diventa spettacolo. L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza della movida sanremese, un tema già al centro di recenti discussioni in Prefettura su richiesta dello stesso sindaco. La città si ritrova ora a fare i conti con una violenza inaccettabile che ha profondamente scosso l’intera comunità.

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