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“Un muro al confine”. L’annuncio di von der Leyen, cosa succede in Europa: tensione altissima

Pubblicato: 10/09/2025 13:00

In un momento di massima tensione ai confini orientali dell’Unione europea, il messaggio lanciato da Ursula von der Leyen nel suo Discorso sullo Stato dell’Unione al Parlamento europeo è chiaro e deciso: l’Europa deve rafforzare la sua capacità di difesa, dotandosi di strumenti di sorveglianza avanzati e di una strategia autonoma che non dipenda esclusivamente da alleanze esterne.

“Non c’è dubbio: il fianco orientale dell’Europa protegge tutta l’Europa. Dal Mar Baltico al Mar Nero. Per questo motivo dobbiamo investire nel suo supporto attraverso un sistema di sorveglianza del fianco orientale”, ha dichiarato la presidente della Commissione europea. L’obiettivo è quello di garantire che “nessun movimento di forze passi inosservato”, grazie a tecnologie come la sorveglianza spaziale in tempo reale e una rete europea condivisa di intelligence e difesa.

Von der Leyen ha anche rilanciato l’idea del cosiddetto “muro di droni”, proposta avanzata dai Paesi baltici. Una rete integrata di sorveglianza e difesa che copra il confine orientale dell’UE, fungendo da scudo tecnologico contro minacce ibride, attacchi missilistici o infiltrazioni militari non convenzionali.

“La costruzione di una capacità strategica europea indipendente non è un’ambizione astratta – ha sottolineato –. È il fondamento di una difesa credibile. Una capacità sviluppata insieme, dispiegata insieme e sostenuta insieme, che può rispondere in tempo reale. Una capacità che non lascia ambiguità sulle nostre intenzioni”, ha detto la presidente della Commissione.

Queste dichiarazioni arrivano proprio mentre l’Europa sta vivendo ore di forte allerta militare, dopo che numerosi droni russi sono stati abbattuti nello spazio aereo polacco. I velivoli senza pilota, partiti dalla Bielorussia, hanno innescato l’intervento della difesa aerea di Varsavia, che ha attivato una risposta militare con caccia F-16 e sistemi radar avanzati.

In parallelo, la Nato ha convocato una riunione del Consiglio Nord Atlantico per discutere le risposte dell’Alleanza atlantica alla violazione dello spazio aereo di uno Stato membro. “Il Consiglio si riunisce questa mattina per una sessione ordinaria e discuterà, tra gli altri punti, di come la Nato ha risposto ai droni entrati in Polonia durante la notte”, ha dichiarato la portavoce Allison Hart.

Varsavia ha attivato l’Articolo 4 del Trattato di Washington, che prevede consultazioni tra i Paesi membri qualora l’integrità territoriale o la sicurezza di uno Stato venga minacciata. La richiesta ha ottenuto l’appoggio immediato di diversi partner europei, tra cui Italia, Germania e Svezia, che hanno ribadito il diritto della Polonia a difendere la propria sovranità.

Lo scenario, sempre più complesso, dimostra quanto sia urgente per l’Europa dotarsi di un’autonoma capacità di deterrenza, sia sul piano tecnologico che strategico. I confini orientali non sono solo quelli di un singolo Stato, ma di tutta l’Unione e dell’area euro-atlantica.

Di fronte a una Russia sempre più imprevedibile, l’Europa sembra finalmente pronta a tracciare una linea rossa netta, trasformando le parole in azioni e rafforzando i propri strumenti di difesa per garantire la sicurezza collettiva del continente.

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