
Un uomo di 90 anni, creduto morto dopo un arresto cardiaco, è stato ritrovato vivo alcune ore dopo dai familiari, quando già si trovava nell’obitorio dell’ospedale. I medici del pronto soccorso avevano certificato il decesso e disposto il trasferimento, convinti che ogni tentativo di rianimazione fosse risultato vano.
Il presunto decesso è avvenuto durante la notte, dopo l’arrivo dell’uomo in pronto soccorso a seguito di un malore. Solo la mattina seguente, mentre i parenti si preparavano per l’ultimo saluto, qualcuno si è accorto che il corpo respirava ancora. Da lì, la clamorosa scoperta: il paziente non era affatto morto.
Il caso è avvenuto in Brasile, precisamente a Palmeira dos Índios, nello Stato di Alagoas. L’uomo era stato ricoverato d’urgenza il 1° settembre per un grave malore. Durante la notte, dopo aver subito un arresto cardiaco, era stato rianimato dai medici, ma senza successo apparente: era stato quindi dichiarato morto.
Quando i familiari sono giunti in obitorio il giorno dopo, uno di loro ha notato che il corpo si muoveva debolmente e respirava, nonostante fosse privo di coscienza. Immediatamente è stato allertato il personale medico, che ha confermato la presenza di battito cardiaco e attività respiratoria.

Il 90enne è stato quindi trasportato nuovamente in pronto soccorso e sottoposto a cure d’urgenza. Purtroppo, nonostante gli sforzi dei sanitari, il suo stato è peggiorato rapidamente e l’uomo è deceduto definitivamente nella notte successiva.
La direzione dell’ospedale di Palmeira dos Índios ha emesso un comunicato ufficiale, dichiarando che non sono emersi errori medici nelle procedure eseguite. Secondo quanto riportato, tutte le operazioni sarebbero state condotte nel rispetto dei protocolli sanitari vigenti.
Nel comunicato si sottolinea che l’intero iter clinico è stato correttamente documentato nella cartella del paziente. Inoltre, l’ospedale ha affermato di essere disponibile a collaborare con le autorità competenti per eventuali verifiche o accertamenti di natura indipendente.
Il caso ha inevitabilmente suscitato forti reazioni nell’opinione pubblica brasiliana, sollevando interrogativi sulla sicurezza dei protocolli di constatazione del decesso, soprattutto in situazioni limite. Al momento non risultano aperte inchieste penali, ma l’episodio resta al vaglio delle autorità sanitarie locali.