
In certe palazzine, il tempo sembra scorrere in modo diverso. Le tapparelle sempre abbassate, le luci che non si accendono mai, il suono dei passi che non si sente più. I vicini imparano a convivere con quel silenzio, a pensare che dietro quelle porte chiuse ci sia semplicemente una vita molto riservata, forse solitaria. Nessuno immagina che a volte quel silenzio possa celare qualcosa di indicibilmente tragico.
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Così, tra le stanze di un appartamento apparentemente immobile, la quotidianità di un intero condominio ha continuato a scorrere ignara. Le finestre restavano mute, i giorni si susseguivano, e intorno, il quartiere si muoveva come sempre: i bambini che correvano in cortile, i motorini che ronzavano sotto i balconi, il rumore metallico dei portoni. Nessuno poteva sapere che in quelle stanze il tempo si era fermato da mesi, che la vita aveva lasciato spazio all’assenza, e che qualcuno cercava disperatamente di negare l’inevitabile.
Il ritrovamento a Bergamo
La vicenda è emersa mercoledì pomeriggio in via De Gasperi a Bergamo, quando la polizia locale e i vigili del fuoco hanno fatto irruzione in un appartamento dopo la segnalazione di un uomo residente a Genova. Preoccupato per il silenzio prolungato della sorella, aveva allertato le autorità non ricevendo risposta da giorni alle sue telefonate.
All’interno dell’abitazione, nascosto sotto le coperte e adagiato su un letto, è stato ritrovato il corpo in avanzato stato di decomposizione di Francesca Pettinato, che aveva compiuto 101 anni nel luglio 2024. Secondo quanto riferito, la donna sarebbe morta circa un anno fa, nel settembre dello stesso anno, e da allora il cadavere sarebbe rimasto nella casa condivisa con la figlia sessantenne.

Le indagini e le condizioni della figlia
La figlia, dipendente pubblica, è stata immediatamente ricoverata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale cittadino. Sentita dagli inquirenti, avrebbe fornito risposte confuse e frammentarie, confermando però che la madre sarebbe deceduta dodici mesi prima. Gli investigatori della Scientifica sono intervenuti sul posto per effettuare i rilievi e raccogliere elementi utili alle indagini.
La salma di Francesca Pettinato, ormai in stato di mummificazione, sarà sottoposta ad autopsia per accertare con precisione la data e le cause del decesso. Al momento, quanto dichiarato dalla figlia appare verosimile, ma restano da chiarire i motivi che l’avrebbero portata a convivere per mesi con il corpo della madre senza mai dare notizia della morte alle autorità o ai familiari.

L’allarme dei vicini e il sequestro dell’abitazione
I vicini di casa, intervistati dal Corriere Bergamo, hanno raccontato di non aver mai visto né sentito la donna negli ultimi mesi. «Non si vedeva nessuno e non si sentiva nessuno. Era come se non esistesse», hanno dichiarato. Eppure, più volte avevano inoltrato esposti e solleciti alle autorità a causa del forte odore proveniente dall’appartamento, temendo si trattasse di cumuli di rifiuti.
A seguito della scoperta, casa e box di proprietà della sessantenne sono stati posti sotto sequestro penale dalla questura di Bergamo. L’inchiesta proseguirà per accertare eventuali profili di responsabilità, mentre gli inquirenti cercano di ricostruire con precisione la cronologia degli eventi e lo stato psicologico della donna al momento dei fatti.