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“Ci ha lasciati”. Addio all’amatissimo volto della tv e del cinema: il triste annuncio è appena arrivato

Pubblicato: 11/09/2025 17:37

Si è spenta a 88 anni una delle attrici più amate della televisione americana degli anni ’70. La sua battuta diventata cult, il suo accento inconfondibile e la sua presenza scenica travolgente hanno segnato un’epoca, rendendola celebre anche tra le generazioni successive. La notizia della scomparsa, confermata dal suo agente, ha commosso milioni di fan in tutto il mondo.

Nella sua carriera, fatta di ruoli spesso eccentrici ma mai banali, ha conquistato premi prestigiosi, creato tormentoni iconici e dato voce a personaggi femminili forti e ironici. Con un misto di carisma, talento e autenticità, ha saputo lasciare un’impronta indelebile nella storia della televisione e del cinema americani.

È morta il 9 settembre a New York l’attrice Polly Holliday, indimenticabile interprete di Flo Castleberry, la cameriera texana dal carattere esplosivo nella serie cult “Alice”. Aveva 88 anni. A darne notizia è stato il suo manager Dennis Aspland, spiegando che l’attrice si è spenta serenamente nella sua abitazione.

Dal 1976 al 1980, Polly Holliday ha incantato il pubblico nei panni di Flo, trasformando una parte secondaria in un personaggio di culto. Il suo celebre tormentone, “Kiss mah grits!” (“Baciami il semolino!”), è entrato nell’immaginario collettivo e ha contribuito a consacrare la sitcom come una delle più seguite del decennio. Il suo talento fu premiato con due Golden Globe e tre nomination agli Emmy Awards.

Il successo di Flo fu talmente travolgente che oscurò persino la protagonista, Linda Lavin, generando tensioni dietro le quinte e portando alla creazione di uno spin-off dedicato, intitolato “Flo”, che durò una sola stagione ma le fruttò un’altra nomination. Holliday dimostrò così di poter reggere da sola il peso di una serie, diventando un simbolo della tv americana.

Nata a Jasper, Alabama, nel 1937, Polly Dean Holliday aveva origini umili e una formazione musicale. Dopo la laurea in pianoforte, insegnò musica nelle scuole pubbliche prima di dedicarsi alla recitazione. Fu Dustin Hoffman a lanciarla nel teatro e a spianarle la strada verso Hollywood, dove esordì nel film “Tutti gli uomini del presidente” (1976).

La sua carriera proseguì con ruoli brillanti e molto diversi tra loro: dalla vicina insopportabile in “Gremlins” (1984) alla domestica scorbutica in “Mrs. Doubtfire” (1993), fino alla nonna nella commedia “Genitori in trappola” (1998). Amava il teatro, tanto da ricevere una nomination al Tony Award nel 1990 per “La gatta sul tetto che scotta”.

Schiva e riservata, Polly Holliday non si è mai sposata. Era molto attiva nella sua comunità religiosa della Grace Church di Greenwich Village e viveva con discrezione, lontana dai riflettori. Non ha mai rinnegato il personaggio che l’ha resa famosa, anzi, lo ricordava con affetto e ironia, spesso ripetendo quella battuta diventata leggenda.

Oggi l’America dice addio a una grande attrice, capace di far ridere, emozionare e sorprendere. La sua eredità artistica vive nei ruoli che ha interpretato e nei sorrisi che ha saputo strappare a generazioni di spettatori. Polly Holliday resterà per sempre “Flo” nei cuori di chi l’ha amata.

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