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Esplosione improvvisa, la nave colpita da un drone. Guerra: tensione alle stelle

Pubblicato: 11/09/2025 16:03

Un’unità navale della flotta russa del Mar Nero è stata colpita da un drone ucraino, in un’operazione che rappresenta un nuovo colpo alla capacità militare di Mosca nel teatro del conflitto. L’attacco è stato confermato dalla direzione dell’intelligence militare ucraina (Gur), che ha parlato di danni significativi e conseguenze operative rilevanti.

Secondo le fonti ucraine, l’azione si è svolta il 10 settembre al largo della costa, con un’operazione mirata che ha centrato una delle navi militari più rare e costose della Marina russa. Si tratta infatti di una delle sole quattro unità di quel tipo a disposizione del Cremlino, con un valore stimato di circa 60 milioni di dollari.

L’attacco ha avuto luogo nelle acque al largo di Novorossijsk, uno dei principali porti russi sul Mar Nero e snodo strategico per la logistica militare. L’area, già in passato bersaglio di azioni ucraine, è ora al centro delle attenzioni per l’efficacia dimostrata dalla capacità offensiva ucraina via drone.

Le autorità ucraine hanno dichiarato che il raid ha provocato danni gravi ai sistemi di comando, comunicazione e rilevamento della nave colpita. Secondo il Gur, la nave non sarà in grado di tornare operativa in tempi brevi e richiederà riparazioni estese e costose.

Il colpo inflitto alla flotta del Mar Nero arriva in un momento delicato, in cui l’Ucraina intensifica la pressione militare su obiettivi russi strategici, sfruttando armi a lungo raggio e droni navali. L’uso di droni per colpire obiettivi navali conferma un cambio di passo nella guerra asimmetrica condotta da Kiev contro Mosca.

L’operazione mostra inoltre come Novorossijsk, ritenuto in passato un porto sicuro rispetto a Sebastopoli, sia ormai nel raggio d’azione della strategia militare ucraina. Questo pone ulteriori interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture russe lungo il Mar Nero.

Non è la prima volta che l’Ucraina riesce a colpire unità navali russe con droni, ma la particolarità di questa operazione sta nel fatto che l’obiettivo era una delle più sofisticate piattaforme della marina russa, raramente esposta al fuoco diretto. Un danno simbolico, oltre che operativo, per la proiezione navale russa nella regione.

Fonti militari occidentali stanno analizzando le immagini satellitari post-attacco e i segnali intercettati per valutare l’efficacia dell’azione. L’intelligence ucraina parla di un successo “strategico e tattico” in grado di influenzare le prossime mosse di Mosca sul fronte navale.

Il Cremlino, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma secondo media indipendenti russi, l’area portuale di Novorossijsk è stata brevemente chiusa dopo l’attacco. Un segnale che l’incursione potrebbe aver avuto effetti più gravi di quanto ammesso pubblicamente da Mosca.

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Ultimo Aggiornamento: 11/09/2025 16:34

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