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Francesco Trapani è morto a 68 anni: aveva diretto Bulgari per 30 anni

Pubblicato: 11/09/2025 11:27
Francesco Trapani morto Bulgari

Ci sono persone che attraversano il mondo lasciando dietro di sé tracce indelebili, come solchi nella storia di interi settori economici e culturali. Le loro scelte, le loro intuizioni, spesso segnano un’epoca, diventando punti di riferimento anche molto tempo dopo il loro passaggio. Quando queste figure se ne vanno, il silenzio che lasciano dietro sembra ancora più assordante.
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La morte, per chi ha vissuto con visione e audacia, non cancella ciò che è stato: piuttosto lo illumina, costringendo tutti a voltarsi indietro per osservare con attenzione il cammino compiuto. È in questo sguardo retrospettivo che si comprende appieno l’impatto di chi ha saputo trasformare il proprio lavoro in una forma d’arte e la propria carriera in una lezione di stile, disciplina e coraggio imprenditoriale.

L’addio a Francesco Trapani

Si è spento mercoledì 10 settembre 2025 nella sua abitazione a Roma Francesco Trapani, imprenditore e manager di 68 anni, discendente della famiglia Bulgari. Figura di primo piano nel panorama del lusso italiano, Trapani ha legato il suo nome indissolubilmente alla crescita e all’internazionalizzazione della celebre maison di gioielleria, fondata nel 1884 e diventata, sotto la sua guida, uno dei marchi più riconosciuti e apprezzati al mondo.

Il suo percorso manageriale è stato segnato da una visione strategica rara: capace di coniugare l’eleganza della tradizione con la necessità di proiettarsi sui mercati globali, ha reso Bulgari un simbolo non solo di gioielleria d’alta gamma, ma anche di eccellenza nel campo dell’orologeria, delle fragranze, della pelletteria e dell’ospitalità di lusso.

La crescita e la svolta internazionale

Assunto come Ceo nel 1984, Francesco Trapani ha guidato per trent’anni il marchio di famiglia, trasformandolo in un colosso internazionale. Il momento di svolta fu nel luglio 1995, quando portò Bulgari alla quotazione in Borsa Italiana, segnando l’inizio di una nuova fase di espansione globale. Fu un passaggio storico, non solo per l’azienda ma per l’intero settore del made in Italy di alta gamma, che da allora iniziò a guardare con maggiore determinazione ai mercati esteri.

Grazie alle sue scelte, il marchio consolidò la propria presenza nei mercati asiatici, americani ed europei, costruendo una rete capillare di boutique e rafforzando l’immagine di eccellenza e prestigio legata al nome Bulgari.

L’ingresso in Lvmh e l’eredità

Nel 2011, dopo anni di crescita costante, la maison entrò a far parte del gruppo francese Lvmh, leader mondiale nel settore del lusso. Anche questa operazione fu portata avanti da Trapani, che ne fu uno degli artefici principali, garantendo continuità e solidità a un marchio ormai divenuto patrimonio globale.

Con la sua scomparsa, il mondo del lusso internazionale perde uno dei suoi protagonisti più influenti e visionari. L’eredità di Francesco Trapani non è fatta solo di numeri e risultati economici, ma soprattutto di uno stile di leadership che ha saputo valorizzare l’eccellenza italiana portandola ai vertici del mondo. Un testimone difficile da raccogliere, ma destinato a continuare a ispirare generazioni future di imprenditori.

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