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“Hanno i vostri nomi!”, Dazn e Sky possiedono l’elenco: adesso agiranno 

Pubblicato: 11/09/2025 20:12

La lotta contro la pirateria digitale in Italia sta raggiungendo un punto di svolta cruciale, con i detentori dei diritti televisivi che intensificano le loro azioni per perseguire non solo i distributori illegali, ma anche gli utenti finali. Le recenti operazioni condotte dalla Guardia di Finanza hanno segnato un cambiamento di passo decisivo, portando all’identificazione di migliaia di persone che usufruivano di servizi di IPTV pirata.

Questo ha aperto la strada a una nuova fase di azioni legali, con DAZN, Lega Serie A e Sky Italia che hanno avviato procedimenti risarcitori contro gli abbonati “abusivi” già sanzionati. Si tratta di un’iniziativa senza precedenti che mira a colpire la pirateria alla sua radice, inviando un messaggio chiaro sull’illegalità di tali pratiche.

Le operazioni della Guardia di Finanza

L’attuale offensiva è il culmine di una serie di operazioni di successo portate avanti dal Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce. Queste indagini meticolose, coordinate dalla Procura locale, hanno permesso di identificare e sanzionare gli utenti che si avvalevano di abbonamenti IPTV illegali. I pirati digitali sono stati rintracciati grazie a un’analisi approfondita di dati anagrafici, bancari e geografici, che ha permesso di stilare un elenco di oltre duemila persone, distribuite in 80 province italiane. Questa raccolta di dati ha fornito una base solida per le successive azioni legali e risarcitorie, dimostrando l’efficacia delle forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno su larga scala.

Un’azione risarcitoria senza precedenti

Sfruttando le informazioni acquisite, i titolari dei diritti televisivi hanno lanciato un’azione legale con un obiettivo preciso: ottenere un risarcimento danni da parte degli utenti identificati. Come ha spiegato Stefano Azzi, CEO di DAZN Italia, questa azione risarcitoria può ammontare a diverse migliaia di euro, una cifra che, secondo lui, “equivale a circa dieci anni di abbonamenti legali”. Questo dato evidenzia la gravità delle conseguenze economiche che gli utenti pirata dovranno affrontare. L’iniziativa congiunta di DAZN, Lega Calcio Serie A e Sky Italia rappresenta un precedente significativo che potrebbe cambiare radicalmente il panorama della fruizione dei contenuti sportivi in Italia. Non si tratta più solo di bloccare i siti e le piattaforme illegali, ma di rendere direttamente responsabili coloro che ne beneficiano.

Le dichiarazioni dei vertici

Le reazioni dei principali attori coinvolti confermano la determinazione nel proseguire su questa strada. Stefano Azzi di DAZN ha sottolineato che “guardare illegalmente contenuti mette a rischio chi lo fa e colpisce lo sport alle radici. Non è furbo. Non è gratis. Non è senza conseguenze“. Un messaggio che mira a smantellare la percezione errata che la pirateria sia un reato minore o impunibile. Anche Andrea Duilio, CEO di Sky Italia, ha ribadito il concetto, affermando che “chi sceglie di utilizzare le piattaforme illegali deve essere consapevole di compiere un vero e proprio furto, con conseguenze reali“.

L’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha accolto con soddisfazione i recenti sviluppi, sottolineando che finalmente “si sta concretizzando quanto abbiamo sempre detto ovvero che ‘chi sbaglia paga’“. Ha descritto questo momento come la fine dell’“epoca dell’impunità”, un’affermazione che riflette il crescente impegno nel contrastare un fenomeno che sottrae ingenti risorse al mondo dello sport professionistico.

Il futuro della lotta alla pirateria

Questo nuovo approccio, che affianca le sanzioni amministrative a vere e proprie richieste di risarcimento danni, segna un punto di non ritorno nella lotta alla pirateria digitale in Italia. L’attenzione si sposta sempre più dagli anelli deboli della catena (i siti pirata) agli anelli finali (gli utenti), che finora si erano sentiti al riparo da conseguenze legali. L’operazione arriva dopo la recente chiusura di diverse piattaforme illegali, come “Calcio” e “Streameast“, quest’ultima considerata una delle più grandi piattaforme di streaming illegale a livello globale. Queste azioni dimostrano una strategia coordinata e multifattoriale che punta a smantellare l’intero ecosistema della pirateria digitale. La collaborazione tra forze dell’ordine e detentori dei diritti si sta rivelando estremamente efficace, e i recenti successi indicano che il “cerchio intorno ai pirati digitali si stringe di mese in mese”.

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