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Iguana dà alla luce 8 piccoli senza accoppiarsi: cos’è la partenogenesi

Pubblicato: 11/09/2025 19:23

La partenogenesi, un fenomeno riproduttivo straordinario, risponde alla celebre affermazione di “Jurassic Park” che la vita trova sempre una via. Questo tipo di riproduzione asessuata permette alle femmine di produrre prole senza alcun contributo genetico maschile, un meccanismo antico e affascinante che rappresenta una strategia di sopravvivenza estrema, specialmente in assenza di partner. L’esempio dell’iguana che ha dato alla luce otto piccoli senza aver mai incontrato un maschio ne è la prova lampante.

Che cos’è la partenogenesi?

La partenogenesi è un processo biologico in cui un uovo non fecondato si sviluppa autonomamente in un embrione, creando un individuo che è geneticamente quasi un clone naturale della madre. Questo meccanismo, che risale a prima dell’evoluzione della riproduzione sessuale, è ampiamente diffuso tra piante e invertebrati, ma è stato osservato anche in diverse specie di vertebrati, tra cui pesci, lucertole, serpenti, squali e persino uccelli. I mammiferi sono l’unica classe di vertebrati in cui la partenogenesi non è stata ancora documentata.

Casi eccezionali e scoperte recenti

Il caso dell’iguana nel Regno Unito, descritto nel testo, non è un’eccezione, ma si inserisce in una serie di scoperte recenti che mettono in luce quanto la partenogenesi sia più diffusa di quanto si pensasse. Un altro esempio notevole è quello di Yoko, un piccolo squalo gonfio nato allo Shreveport Aquarium, in Louisiana, da due femmine isolate da maschi per oltre tre anni. Anche se in questo caso è necessaria un’analisi genetica per distinguere la partenogenesi dalla fecondazione ritardata (fenomeno per cui alcune femmine di squalo possono trattenere lo sperma per mesi o anni), la partenogenesi è già stata confermata in più di sei specie di squali.

Un’altra scoperta affascinante è quella di una nuova specie di ragno, la Dysdera parthenogenetica, in Repubblica Ceca. Questo aracnide si riproduce esclusivamente tramite partenogenesi “telitoca”, un tipo di partenogenesi in cui le generazioni sono composte unicamente da femmine. La natura, in questo caso, sembra aver “disattivato” l’opzione sessuale, dal momento che queste femmine non solo rifiutano l’accoppiamento, ma presentano anche organi copulatori ridotti.

Cause e implicazioni

Il motivo scatenante della partenogenesi rimane in gran parte un mistero scientifico, ma si ritiene che in molti casi sia una strategia di sopravvivenza di ultima istanza. In situazioni in cui una femmina è isolata da maschi della sua specie, la natura sembra “scegliere” di produrre una copia, seppur imperfetta, per evitare l’estinzione. È un’efficace soluzione a breve termine in ambienti ostili o isolati.

Nonostante la sua apparente efficacia, la partenogenesi presenta limiti significativi. Gli individui nati in questo modo, chiamati partenoti, hanno spesso una minore variabilità genetica. Questa omogeneità genetica li rende più vulnerabili a malattie e meno capaci di adattarsi a cambiamenti ambientali, una debolezza che la riproduzione sessuale, con la sua ricombinazione di geni, supera.

La partenogenesi, quindi, è un esempio straordinario della resilienza e dell’adattabilità della vita, che dimostra come la natura possa ricorrere a meccanismi antichi e affascinanti per garantire la continuità della specie.

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Ultimo Aggiornamento: 11/09/2025 19:27

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