
Il Consiglio dei Ministri spagnolo ha approvato martedì 9 settembre un nuovo Disegno di legge contro il fumo, con l’obiettivo dichiarato di ridurre in maniera significativa il numero di fumatori, soprattutto tra i più giovani.
La principale novità riguarda i minori di 18 anni: non solo sarà vietata la vendita di tabacco, come già previsto dalla normativa precedente, ma anche il consumo diretto da parte loro. Una stretta che introduce anche un meccanismo sanzionatorio: se un minore viene sorpreso a fumare, saranno i genitori a dover pagare la multa, che potrà arrivare fino a 100 euro, secondo quanto riportato dai media locali.

Stop anche alle sigarette elettroniche monouso
Il provvedimento non si limita al tabacco tradizionale. Il divieto si estende a sigarette elettroniche, bustine di nicotina per uso orale e altri prodotti simili, fino ad oggi non disciplinati da una legge specifica. L’orientamento del Ministero della Salute spagnolo è chiaro: questi prodotti “hanno effetti simili sulle persone e sull’ambiente” e per questo vanno trattati alla stregua del tabacco.
Per le sigarette elettroniche monouso, invece, la misura è ancora più drastica: saranno bandite del tutto. Una decisione che risponde sia a esigenze sanitarie sia a preoccupazioni ambientali, dato l’alto impatto degli scarti plastici e delle batterie di questi dispositivi.
Zone “smoke-free” e sanzioni
La legge prevede anche un ampliamento delle aree in cui è proibito fumare. Oltre agli spazi pubblici chiusi, il divieto si estenderà a molte aree all’aperto, come le terrazze dei bar, le strutture sportive, le stazioni dei trasporti e i parchi giochi.
Il sistema sanzionatorio è stato organizzato su tre livelli:
- Infrazioni minori, come fumare in zone vietate: multe da 100 a 600 euro.
- Infrazioni gravi, come creare aree fumatori dove non è consentito: sanzioni tra 600 e 10.000 euro.
- Infrazioni molto gravi, come la vendita di sigarette sfuse: pene pecuniarie comprese tra 10.000 e 600.000 euro.
Iter legislativo
Il Disegno di legge dovrà tornare un’ultima volta al Consiglio dei Ministri prima di iniziare il suo iter parlamentare. Solo al termine di questo percorso potrà entrare in vigore in via definitiva.
Con questa riforma, la Spagna si allinea ai Paesi europei che stanno spingendo per una società “smoke-free”, rendendo più difficile l’accesso al fumo per i giovani e ponendo un freno a pratiche dannose sia per la salute che per l’ambiente.