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Roma, la promessa del sindaco Gualtieri: “Entro 5 anni potremo fare il bagno nel Tevere”

Pubblicato: 11/09/2025 10:34
Roma Gualtieri bagno Tevere

Immaginare i romani e i turisti tuffarsi nelle acque del Tevere in pieno centro città, mentre sullo sfondo si stagliano i monumenti della Capitale, sembra un’idea uscita da un libro di fantasia urbana. Eppure è proprio questa l’immagine che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha evocato durante un recente intervento pubblico. Una visione ambiziosa, capace di trasformare radicalmente il rapporto tra la città e il suo fiume, da sempre elemento simbolico e identitario ma troppo spesso associato a degrado, abbandono e inquinamento.
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La promessa, pronunciata con sicurezza, ha acceso speranze e scetticismi in egual misura: il Tevere balneabile entro cinque anni. Un obiettivo che, secondo Gualtieri, non solo è alla portata della città, ma rappresenta una sfida da affrontare con determinazione, insieme a istituzioni, comunità scientifica e mondo imprenditoriale.

Il progetto illustrato dal sindaco

L’annuncio è arrivato durante l’evento “La città eterna accoglie il futuro. Attrattività, cultura, bellezza e innovazione”, organizzato al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka, dove Gualtieri ha spiegato i passi già compiuti per avviare l’ambizioso progetto.

«Abbiamo già insediato un gruppo di lavoro che a breve sarà interistituzionale – ha dichiarato – e ho parlato personalmente con il ministro Pichetto Fratin e con il presidente della Regione Francesco Rocca. Insieme a governo e Regione questo tavolo lavorerà per gli investimenti necessari». Secondo il sindaco, l’obiettivo della balneabilità del Tevere è “assolutamente realizzabile”, con alcune aree che “in alcuni giorni già oggi sarebbero balneabili”, seppur solo a tratti.

Gualtieri ha poi specificato che per garantire una balneabilità piena anche del tratto a valle dell’Aniene sono necessari ulteriori interventi: «La polizia della Città metropolitana di Roma sta già realizzando uno screening di tutti gli scarichi sull’Aniene, anche fuori dal territorio capitolino, che sono tra le principali cause della non balneabilità attuale».

Interventi previsti e costi stimati

Il sindaco ha affermato che sono già state individuate tre o quattro azioni prioritarie da realizzare e che verrà elaborato un cronoprogramma dettagliato in collaborazione con esperti e istituzioni. «Dal primo rilievo fatto – ha sottolineato – è un obiettivo assolutamente alla nostra portata».

Quanto ai costi, Gualtieri ha chiarito che sono in fase di stima, ma che dovrebbero risultare inferiori a quelli sostenuti da Parigi per rendere balneabile la Senna in vista delle Olimpiadi, «perché la capitale francese era partita da un livello di inquinamento molto maggiore».

La polemica sui social contro Gualtieri

Alle dichiarazioni ottimistiche del sindaco ha però fatto seguito un’ondata di polemiche sui social, dove molti utenti hanno accusato Gualtieri di lanciare progetti irrealistici per distogliere l’attenzione dai problemi quotidiani della Capitale, come trasporti inefficienti, rifiuti accumulati e degrado urbano.

Su X e Facebook sono circolati centinaia di commenti ironici e critici: «Prima fate funzionare gli autobus, poi pensate ai tuffi nel Tevere», ha scritto un utente; «Se non riusciamo a tenere pulite le strade, figuriamoci il fiume», ha commentato un altro. Alcuni hanno accusato il sindaco di voler «vendere sogni a cinque anni» mentre i cittadini «faticano a vivere il presente».

La polemica ha alimentato un dibattito acceso sull’uso delle risorse pubbliche e sulla priorità degli interventi ambientali rispetto alle emergenze urbane, evidenziando la distanza tra la visione politica e la percezione della realtà da parte di molti cittadini.

Tra entusiasmo e scetticismo

Il progetto del Tevere balneabile entro cinque anni si colloca dunque in un equilibrio delicato tra ambizione e scetticismo. Se da un lato potrebbe rappresentare una rinascita simbolica e ambientale del fiume, dall’altro resta forte il dubbio sulla fattibilità concreta e sui tempi di realizzazione, specie in una città complessa come Roma.

Mentre il gruppo di lavoro annunciato da Gualtieri muove i primi passi, il dibattito pubblico è ormai aperto: il sogno del bagno nel Tevere potrà diventare realtà solo se, oltre agli annunci, arriveranno azioni rapide, trasparenti e sostenibili. Altrimenti, rischierà di restare soltanto uno slogan destinato a dissolversi nella corrente del fiume.

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