La figura di Pippo Baudo, a poche settimane dalla sua scomparsa, continua a far discutere non solo per il lascito artistico ma anche per quello patrimoniale. A riaccendere i riflettori è stata Katia Ricciarelli, ex moglie del conduttore, che in un’intervista ha dichiarato: «Già quando ero sposata con Pippo ho scoperto che lui le aveva intestato due appartamenti. Bah, forse con le segretarie si fa così», riferendosi a Dina Minna, storica collaboratrice del presentatore.
La diffida legale
Le parole della soprano hanno suscitato la reazione immediata della diretta interessata. Secondo quanto riportato da Il Giornale, Dina Minna ha fatto notificare una diffida legale alla Ricciarelli, firmata dall’avvocato Jacopo Pensa, amico e consulente dello stesso Baudo. Nel documento si sottolinea che non sarebbe stata Minna a impedire i contatti tra il conduttore e la sua ex moglie, bensì lo stesso Pippo, che «rifuggiva con cura ogni rischio di incontrarla».
Il ruolo della segretaria
Da anni figura centrale nella vita del conduttore, Dina Minna – soprannominata da alcuni maliziosi “Bau-Dina” – gestiva le telefonate e le relazioni di Baudo, tanto che persino Loretta Goggi, secondo ricostruzioni giornalistiche, avrebbe avuto difficoltà a parlargli negli ultimi tempi. La segretaria era al suo fianco anche negli ultimi istanti di vita, nella stanza del Campus Biomedico, insieme a Tiziana, figlia di Baudo.
La richiesta a Ricciarelli
La diffida chiede a Katia Ricciarelli di cambiare registro, a partire dall’intervista televisiva a Verissimo prevista per sabato 13 settembre, preannunciando in caso contrario azioni legali. L’avvocato Pensa ha inoltre chiarito che le decisioni su eventuali contatti e rapporti personali erano espressione della volontà diretta di Pippo Baudo, e non della segretaria. Quanto all’eredità, conclude la nota, «la Ricciarelli può tenersi i suoi giudizi per sé, perché la cosa non la riguarda».
