
Nella puntata di Quarto Grado andata in onda su Rete4 la sera del 12 settembre, Gianluigi Nuzzi ha ospitato i genitori di Andrea Sempio, l’amico di Chiara Poggi finito nel registro degli indagati per l’omicidio di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007. Un caso che sembrava ormai chiuso con la condanna definitiva di Alberto Stasi, ma che si è riaperto, gettando nuovamente un’ombra pesante sulla famiglia Sempio.
«Siamo considerati gli assassini di Garlasco, ormai l’opinione pubblica ci vede così», hanno dichiarato Daniela Ferrari e suo marito, genitori di Andrea. Il loro racconto è carico di dolore e amarezza per una nuova gogna mediatica. La madre ha rievocato una sera in particolare: «Andrea ci ha detto: “Ci siamo dentro un’altra volta”». Una frase che ha fatto crollare l’intera famiglia.
Uno dei punti più discussi riguarda lo scontrino del parcheggio di Vigevano, usato come presunto alibi da Andrea. La procura sospetta che sia stato fabbricato ad arte e ottenuto dalla madre. Daniela respinge con fermezza questa versione: «La persona che si dice io abbia incontrato non esiste. Lo scontrino è diventato un fantasma, ma non dice la verità».

Non sono mancate le illazioni più assurde. «Sono state scritte tante schifezze, anche che Andrea non fosse nostro figlio biologico», ha denunciato la donna, esasperata. «Ma mio figlio la sua famiglia la conosce. Se serve, facciano pure il test del DNA».
In studio è stato descritto un Andrea provato dal peso dell’accusa: «È diventato più silenzioso, perché è una situazione difficile da sostenere», ha raccontato la madre. «L’equilibrio di Andrea è stato distrutto due volte. E anche stavolta la procura non ha trovato nulla. Perché Andrea è innocente».
Durante la trasmissione si è parlato anche di un presunto malore di Daniela, riportato da alcuni media come reazione al ricordo di un nome. Lei smentisce categoricamente: «Falso. Stavo già male da prima. Ormai si inventano qualsiasi cosa».

A distanza di 17 anni dal delitto di Chiara Poggi, le indagini sono ancora in corso. Si cercano nuove prove tra scarpe, impronte digitali e cromosomi Y, ma l’incertezza rimane. I genitori di Andrea Sempio chiedono solo una cosa: «Essere giudicati sui fatti, non sulle voci».
La trasmissione ha riacceso i riflettori su uno dei casi di cronaca più controversi degli ultimi decenni. Ma per la famiglia Sempio, è l’ennesimo atto di una storia che sembra non avere fine. «Non chiediamo favoritismi, chiediamo solo verità e rispetto», ha concluso Daniela Ferrari.