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Garlasco, nuove ombre sul caso Chiara Poggi: un testimone riapre la pista Sempio

Pubblicato: 12/09/2025 14:31
Chiara Poggi Sempio

Un nuovo testimone riaccende i riflettori sul delitto di Garlasco, riportando al centro dell’attenzione vicende e personaggi mai davvero chiariti. La tragedia che ha scosso l’Italia nel 2007 sembra oggi più che mai avvolta nel mistero, mentre le indagini si arricchiscono di elementi inediti e interrogativi irrisolti.

Durante una puntata di Morning News su Canale 5, una voce fino ad ora rimasta nell’ombra ha deciso di parlare. Il testimone, che ricorda episodi del periodo in cui avvenne l’omicidio di Chiara Poggi, ha dichiarato: “Vedevo Andrea Sempio negli anni passati. Parliamo degli anni in cui è avvenuto l’omicidio di Chiara Poggi. Qualche volta mi è capitato di vedere anche Marco Poggi, il fratello di Chiara, ma anche vicino ad Andrea Sempio. Penso fossero amici, ogni tanto vedevo anche Chiara nel gruppo”. E ancora: “Non so se Chiara parlasse con Sempio all’epoca. Non sono mai stato curioso di sapere certe cose, però li vedevo anche nel gruppo”.

Nuove connessioni e vecchi interrogativi

Se queste parole trovassero conferma, potrebbero portare a una rilettura dei rapporti tra Andrea Sempio, Marco Poggi e la vittima. Dettagli che all’epoca delle indagini rimasero sullo sfondo, ma che oggi, a distanza di quasi due decenni, assumono un peso diverso e potenzialmente decisivo.

La comunità di Garlasco, ancora scossa dall’accaduto, torna dunque a interrogarsi su quanto sia stato davvero chiarito di quella tragica estate.

Il ruolo del Santuario della Bozzola e la pista Savu

Non è solo la testimonianza diretta a sollevare nuovi dubbi. Riemerge anche la cosiddetta pista del Santuario della Bozzola, mai approfondita nelle fasi iniziali delle indagini. Nei giorni scorsi, Flavius Savu – uno dei due cittadini rumeni condannati per estorsione all’ex rettore del santuario – è stato arrestato nei pressi di Zurigo. Savu, che deve scontare una pena di cinque anni, aveva in passato sostenuto l’esistenza di un collegamento tra presunti festini nel santuario e il delitto di Chiara Poggi. Non si esclude che la Procura di Pavia possa ascoltare la sua versione per cercare nuovi spunti investigativi.

Chiara Poggi Sempio

Nuove impronte e indagini ancora aperte

Parallelamente, durante l’incidente probatorio ancora in corso, sono emersi altri elementi sorprendenti. Gli esperti hanno individuato otto impronte mai rilevate prima: sei su un sacchetto di cereali e due su quello della spazzatura. Una scoperta inattesa, dato che si tratta di reperti già esaminati nelle fasi precedenti delle indagini.

Il consulente di parte civile, Dario Redaelli, ha espresso il proprio stupore: “Evidentemente questo materiale è stato conservato in modo da garantire l’attività che è stata fatta oggi. È rimasto disponibile, benché si parlasse di materiale sequestrato nell’ambito di un procedimento passato in giudicato”. Parole che sottolineano come il caso sia lontano dall’essere definitivamente chiuso.

Chiara Poggi Sempio

Un mistero che continua a interrogare una comunità

Il lavoro dei periti, destinato a proseguire, si preannuncia complesso. Non a caso, il giudice Daniela Garlaschelli ha fissato una nuova udienza per il 26 settembre, in cui sarà valutata la possibilità di prorogare l’incidente probatorio. Segno tangibile che, a 18 anni dalla morte di Chiara Poggi, il mistero rimane vivo e continua a generare nuove domande e riflessioni.

La vicenda di Garlasco si conferma così uno dei casi più discussi della cronaca italiana, capace ancora oggi di scuotere l’opinione pubblica e sollecitare il desiderio di verità e giustizia. La speranza è che i nuovi elementi possano finalmente fare luce su una storia che ha segnato profondamente una famiglia e una comunità intera.

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