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“Missione militare nell’Est Europa”. L’annuncio della Nato, tensione alle stelle

Pubblicato: 12/09/2025 18:26

La NATO ha annunciato l’avvio della missione Eastern Sentry, una nuova operazione militare sul fianco est dell’Alleanza atlantica, con l’obiettivo di rafforzare la deterrenza e la difesa contro le minacce emergenti, in particolare quella rappresentata dai droni. A confermarlo è stato il segretario generale Mark Rutte, che ha spiegato come l’attività inizierà nei prossimi giorni, con il contributo di numerosi alleati.

Tra i Paesi già attivati figurano Danimarca, Francia, Regno Unito e Germania, ai quali se ne aggiungeranno altri nelle prossime settimane. Secondo Rutte, la missione sarà “flessibile e agile”, in grado di rispondere rapidamente a minacce localizzate e in evoluzione. Eastern Sentry è pensata per rafforzare la postura difensiva dell’Alleanza proprio nei momenti e nei luoghi dove è più necessaria.

Il Generale Alexus G. Grynkewich, Comandante Supremo della NATO in Europa (SACEUR), ha sottolineato che la missione integrerà le difese aeree e terrestri, potenzierà la condivisione di informazioni tra Stati membri e introdurrà nuove tecnologie sviluppate con il supporto del Comando Alleato per la Trasformazione. Un modello già testato con successo durante l’operazione Secolo Baltico.

“La solidarietà con la Polonia è chiara – ha affermato Grynkewich – e con Eastern Sentry vogliamo rassicurare non solo i cittadini polacchi, ma tutti quelli dell’Alleanza Atlantica. Difenderemo ogni centimetro del territorio NATO”. La missione mira infatti a rendere l’intero fronte orientale più resiliente, anche grazie all’introduzione di sistemi anti-drone, sensori avanzati e armi di nuova generazione.

Una priorità strategica è anche rendere l’operazione sostenibile nel tempo. “Stiamo lavorando per sviluppare armi a basso costo, che possano essere impiegate con efficacia senza compromettere la prontezza delle forze. Difendere oggi, ma anche essere pronti a difendere domani: è questo il nostro compito”, ha dichiarato il generale Grynkewich, ribadendo la necessità di soluzioni scalabili.

Il comandante ha inoltre chiarito che la questione economica non deve gravare sugli operatori sul campo: “Quando un pilota di caccia è in volo, o un soldato è a terra, non voglio che si preoccupino di quanto costino le armi che usano. Devono concentrarsi sulla loro missione, e sapere di essere pienamente supportati”.

La missione Eastern Sentry si muove in parallelo con l’annuncio della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha proposto la realizzazione di un muro anti-droni per proteggere i confini orientali dell’Unione. Secondo Grynkewich, questa iniziativa è “perfettamente in linea con le strategie NATO”, specialmente per quanto riguarda l’integrazione tra difese aeree e terrestri.

Il generale ha rivelato di essere appena rientrato da una visita nei Paesi Baltici, dove diversi Stati membri stanno investendo in tecnologie difensive ispirate all’esperienza ucraina, come sensori e armi cinetiche e non cinetiche. L’obiettivo della NATO è quello di integrare queste soluzioni nei piani regionali, rendendo la risposta dell’Alleanza ancora più reattiva e tecnologicamente avanzata.

Con l’attivazione di Eastern Sentry, la NATO mostra una volta di più la sua capacità di adattarsi a un contesto geopolitico sempre più instabile. L’impegno congiunto degli alleati rappresenta una risposta concreta alle nuove minacce ibride e digitali, garantendo la sicurezza collettiva e la difesa dell’intero spazio euro-atlantico.

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