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“Non ce l’ha fatta”. Incidente spaventoso durante il rally in Italia: bilancio drammatico

Pubblicato: 12/09/2025 21:59

Tragedia al Rally del Lazio Cassino – 46° Rally di Pico: un anziano spettatore, Luciano Sandrin, 76 anni, è morto in seguito alle ferite riportate durante un incidente di gara avvenuto nella frazione di Falvaterra, in via Cavone. L’uomo, originario della provincia di Trento, era lo zio di uno dei piloti in gara.

L’incidente si è verificato quando una delle vetture partecipanti è uscita di strada, impattando contro un muro di recinzione. L’urto ha provocato il crollo di parte della struttura: i calcinacci sono finiti su una pergola che copriva alcune cassette d’acqua potabile, facendo crollare le tegole addosso allo spettatore, posizionato poco distante.

La gara è stata immediatamente sospesa, consentendo l’intervento del personale sanitario del 118. Luciano Sandrin è stato trasferito all’ospedale Santa Scolastica di Cassino, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza per gravi lesioni interne a fegato e milza. Purtroppo, l’uomo è deceduto durante l’operazione.

Le forze dell’ordine, con la Polizia di Stato e i Carabinieri, hanno effettuato i rilievi, accertando che la vittima si trovava in una “zona rossa”, un’area vietata al pubblico per ragioni di sicurezza. Tuttavia, Sandrin si trovava all’interno di una proprietà privata, vicino alla pista.

Durante una conferenza stampa tenutasi in serata, il Direttore di Gara Mauro Zambelli e il Medico Capo David Giannetti hanno fornito ulteriori dettagli. Presente anche il figlio della vittima, Andrea Sandrin, che ha chiesto pubblicamente di non sospendere la gara, ribadendo che il padre avrebbe voluto così: «Mio padre avrebbe voluto che la gara proseguisse».

Andrea Sandrin ha chiarito: «Nessuna responsabilità è dell’organizzazione né del pilota. È stata una fatalità». L’auto coinvolta, la numero 39, è uscita di strada all’altezza della Postazione 40. I detriti del muro colpito sono caduti sulla pergola sotto cui si trovava il 76enne, causandone le fatali conseguenze.

Il medico di gara ha precisato che, al momento dell’intervento, la vittima era «vigile, lucida e orientata, non sembrava in pericolo di vita». La dinamica dell’incidente resta comunque al vaglio degli inquirenti, che continueranno gli accertamenti per verificare eventuali negligenze o omissioni.

Max Rendina, campione del mondo rally e tra gli organizzatori dell’evento, si è commosso nel ricordare Luciano Sandrin: «Oggi perdiamo uno di noi, un appassionato vero. Per rispetto della sua memoria e della volontà della famiglia, la gara continuerà». Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dal delegato provinciale del CONI, Emanuele De Vita.

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