
Potrebbe essere giunto al capolinea il rapporto tra Sigfrido Ranucci e la Rai. Secondo indiscrezioni rilanciate dall’agenzia LaPresse, il conduttore di Report sarebbe in trattativa avanzata con La7, dove potrebbe approdare con un nuovo programma di inchieste, dopo le crescenti tensioni interne alla tv pubblica.
A confermare i contatti, la stima più volte espressa dal patron di La7, Urbano Cairo, nei confronti del giornalista. I due si sarebbero incontrati per la prima volta il 1° giugno scorso al Quirinale, in occasione della Festa della Repubblica. Da lì sarebbero iniziate le interlocuzioni che potrebbero sfociare, entro fine settembre, nella firma definitiva.
Un nuovo programma senza il nome “Report”
Nel caso in cui l’accordo andasse in porto, Ranucci non potrebbe portare con sé il nome “Report”, che è di proprietà Rai. Il programma, però, manterrebbe il taglio giornalistico d’inchiesta che ha reso celebre il conduttore. Il nuovo format potrebbe adottare un titolo simile, sul modello di È sempre Cartabianca, adottato da Bianca Berlinguer dopo il passaggio proprio da Rai 3 a La7.
“Tagliate quattro puntate: la Rai penalizza il giornalismo d’inchiesta”
Recentemente, intervenendo alla festa del Fatto Quotidiano al Circo Massimo, Ranucci ha denunciato un clima ostile all’interno della tv pubblica:
“Ci hanno tagliato quattro puntate, eppure il contratto di servizio della Rai prevede di valorizzare il giornalismo d’inchiesta”, ha dichiarato.
Ha poi aggiunto un riferimento polemico al ministro Adolfo Urso, firmatario del contratto di servizio ma autore anche di una querela contro quattro giornalisti di Report.
Il trasferimento di Ranucci rappresenterebbe un altro colpo per La7, sempre più punto di riferimento per il giornalismo di approfondimento.