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Emanuela Orlandi, nuove rivelazioni: il racconto di Sabrina Minardi e i nomi che scuotono il caso

Pubblicato: 12/09/2025 09:42
emanuela orlandi dichiarazioni choc rapimento

Il mistero attorno alla scomparsa di Emanuela Orlandi si arricchisce di un nuovo, inquietante capitolo. Dopo oltre quarant’anni, la cosiddetta ‘Vatican Girl’ resta al centro di uno dei casi più discussi d’Italia. Nella giornata odierna, durante i lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta che si occupa anche del caso parallelo di Mirella Gregori, è stata ascoltata Giovanna Petrocca, ex vice dirigente della squadra mobile di Roma. La sua testimonianza ha riportato alla ribalta Sabrina Minardi, ex compagna del boss della Banda della Magliana Enrico De Pedis, da sempre figura chiave nei retroscena della vicenda.

Petrocca ha raccontato come la Minardi sia stata rintracciata in una comunità nei pressi di Salerno, dopo lunghe ricerche. “Abbiamo cercato per tantissimo tempo di trovare tracce della Minardi, poi siamo riusciti a sapere che era in una comunità nei pressi di Salerno, e quindi siamo andati per sentirla”, ha spiegato l’ex dirigente. “Sabrina Minardi non si aspettava la nostra visita… l’abbiamo colta di sorpresa”. L’incontro, quindi, ha avuto un impatto forte su una testimone già fragile e impreparata.

Testimonianze inedite scuotono il caso Orlandi

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Secondo quanto riferito da Petrocca, il colloquio con la Minardi fu informale, mirato a capire se nel periodo della sua relazione con De Pedis avesse mai sentito parlare del sequestro Orlandi. La risposta fu sconvolgente: “Lei stessa era stata partecipe di questo rapimento, incaricata da De Pedis di spostare la ragazza da una macchina all’altra e poi da una zona di Roma all’altra in una determinata circostanza”. Una confessione che lasciò senza parole gli investigatori, pur se, come sottolineato dalla stessa Petrocca, “nel 2008 abbiamo trovato una donna in condizioni di salute pessime, molto fragile. Le sue dichiarazioni non vanno quindi prese per oro colato, ma contengono comunque elementi significativi”.

Il racconto di Minardi: il trasferimento e il coinvolgimento di un sacerdote

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Nel suo racconto, Minardi sostiene che De Pedis le avrebbe ordinato di raggiungerlo al Gianicolo. Qui, una Renault 5 guidata da una donna nota alla Minardi avrebbe portato una giovane – identificata come Emanuela – che sarebbe poi salita su una Bmw. La Minardi avrebbe quindi avuto il compito di trasportarla lungo la “via delle mille curve” e consegnarla a un sacerdote, arrivato in Mercedes scura. Un dettaglio che rafforza i sospetti di legami tra ambienti criminali e figure ecclesiastiche.

Non solo: la Minardi avrebbe anche fatto il nome del cardinale Paul Marcinkus, all’epoca presidente dello Ior, indicandolo come mandante del sequestro affidato a De Pedis. Una dichiarazione pesantissima, ma da valutare con cautela alla luce delle condizioni della testimone e delle numerose contraddizioni riscontrate nelle sue dichiarazioni.

La Commissione chiarisce: “Massima serietà nelle audizioni”

L’audizione, dopo una parte introduttiva pubblica, è proseguita a porte chiuse. Prima della conclusione, il presidente della Commissione, Andrea De Priamo, ha voluto chiarire una polemica del passato: “Quando Sabrina Minardi è venuta a mancare, qualcuno ha polemizzato sulla mancata audizione. Voglio precisare che tutta la Commissione lavora con serietà e non aveva escluso l’audizione di Minardi, ma sarebbe stata possibile solo dopo un attento studio della documentazione e la verifica dello stato di salute”.

Il caso Orlandi si conferma così un intricato intreccio di piste criminali, ambienti ecclesiastici e testimonianze fragili ma cariche di interrogativi. Ogni nuovo elemento non fa che accrescere il senso di mistero intorno a una delle sparizioni più oscure del Novecento italiano.

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