
Momenti di paura e massima allerta sabato pomeriggio in Polonia e Romania per la minaccia di droni russi lungo il confine con l’Ucraina. Alle 18.12 le autorità di Bucarest hanno emesso un Ro-Alert per la popolazione della contea settentrionale di Tulcea, avvisando del «rischio di caduta di oggetti dallo spazio aereo». Pochi minuti dopo, alle 18.23, un F-16 rumeno ha intercettato la traccia di un drone penetrato nello spazio aereo nazionale. Il velivolo è stato seguito fino a circa 20 chilometri a sud-ovest di Chilia Veche, dove è scomparso dai radar, probabilmente dopo essersi schiantato.
Le autorità rumene hanno precisato che il drone «non ha sorvolato aree popolate e non ha rappresentato un pericolo imminente per la sicurezza della popolazione». Tuttavia, l’allerta ha creato forte preoccupazione nei centri abitati al confine, dove i residenti sono stati invitati a rifugiarsi in cantine, rifugi di protezione civile o all’interno delle abitazioni, lontano da finestre e pareti esterne. La durata stimata dell’allerta è stata di circa 90 minuti.
Secondo fonti locali, il drone russo avrebbe violato lo spazio aereo della Romania, e dunque quello della Nato, aprendo un nuovo fronte di tensione che conferma la vulnerabilità dei Paesi confinanti con il teatro della guerra in Ucraina.
Tusk: “Rimaniamo in allerta”
È giunta ora la dichiarazione di allarme rientrato da Tusk: “La minaccia è stata scongiurata. Grazie a tutti coloro che sono stati coinvolti nell’operazione, sia in aria che a terra. Restiamo vigili”