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Esplode bomba in Italia, città sotto shock. Terribile

Pubblicato: 13/09/2025 12:00

Nel cuore della notte, un boato squarcia il silenzio e la tranquillità di un quartiere. Una potente esplosione illumina l’oscurità, attirando l’attenzione dei residenti e lasciando dietro di sé un’ombra di paura. Una piccola auto, parcheggiata tranquillamente lungo il marciapiede, è avvolta dal fumo e dai detriti, testimonianza visibile di un attacco deliberato.

Questo rumore, forte e violento, non è un incidente ma il segno inequivocabile di una guerra sotterranea, di una tensione crescente che sta minacciando la pace di un’intera comunità. L’atto è intimidatorio, un messaggio lanciato in modo brutale e senza scrupoli, che fa sentire la sua eco ben oltre il luogo dell’esplosione, raggiungendo ogni angolo della città.

La escalation della violenza a Latina

Un’altra esplosione ha scosso la città di Latina: un ordigno artigianale, una “bomba carta”, è stato fatto detonare danneggiando una Smart Fortwo parcheggiata in via Guido Rossa. L’auto, di proprietà di una donna, si trovava di fronte alle ‘Case Arlecchino’, un’area già al centro di recenti episodi di cronaca. Questo attacco non è isolato, ma si inserisce in una serie preoccupante di eventi: è il terzo ordigno a esplodere in città in appena una settimana. Le indagini, condotte dai Carabinieri della compagnia di Latina e dai Vigili del Fuoco, sono ancora in corso, ma il quadro che emerge è sempre più chiaro e allarmante. La sequenza di esplosioni, tra cui una avvenuta sempre davanti alle Case Arlecchino e un’altra in via della Darsena, davanti all’abitazione di un uomo noto alle forze dell’ordine, indica una guerra sotterranea tra bande criminali per il controllo delle piazze di spaccio sul territorio.

La risposta istituzionale e la preoccupazione dei sindacati

Di fronte a questa escalation, le istituzioni hanno espresso grave preoccupazione. Già lo scorso 9 settembre, la sindaca di Latina, Matilde Celentano, aveva annunciato la convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. La sindaca ha definito questi episodi “di estrema gravità“, sottolineando la necessità di “mantenere alta l’attenzione e di contrastare con determinazione ogni forma di violenza e criminalità”. Anche i sindacati di polizia hanno lanciato l’allarme. Domenico Pianese, segretario del sindacato Coisp, ha dichiarato che a Latina è in corso una “vera e propria guerra tra clan”. Secondo Pianese, il conflitto non si limita a episodi isolati, ma è un fenomeno endemico che coinvolge le storiche famiglie criminali del territorio, come i Travali e i Di Silvio, e nuovi gruppi di giovani che cercano di emergere.

Il quadro criminale completo

Pianese ha aggiunto che, oltre ai clan e alle nuove leve, un ruolo cruciale è giocato dai cosiddetti “colletti sporchi”. Queste figure locali, apparentemente rispettabili, hanno trasformato i loro affari illeciti in imperi economici, mascherando i guadagni dietro a imprese e attività di facciata. Questo intreccio di criminalità organizzata, nuove leve aggressive e figure finanziarie illecite rende la situazione “esplosiva”. Le bombe, le intimidazioni e le scorribande non sono solo segnali di una guerra tra bande, ma rappresentano un problema di ordine pubblico e di tenuta sociale che mette a rischio la sicurezza dei cittadini. La situazione richiede un’azione congiunta e decisa da parte di tutte le autorità per riportare la tranquillità e la legalità sul territorio.

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